Chiusura dell'A26, il presidente Toti: "Siamo stupefatti, situazione difficile da gestire serve un piano d'urgenza del Governo" (Video)

La notizia della chiusura del tratto dell'A26 compreso tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone ha portato grandissima preoccupazione. La Liguria rimane pressoché isolata con unico collegamento autostradale attraverso la 'vecchia' A7 che sarà sovraccaricata inevitabilmente di traffico. 

Il presidente regionale Giovanni Toti ha così dichiarato, senza mezzi termini, prima di entrare al vertice convocato in Prefettura a Genova: "Tanto diciamo che la sicurezza dei cittadini viene prima di qualunque altra cosa. Auspichiamo che si facciano tutti i controlli del caso. Certo si resta stupefatti che si arrivi a controlli del genere dopo un anno e quattro mesi dal crollo del Morandi, mi chiedo che fine hanno fatto i tecnici. La Liguria è sostanzialmente isolata, si crea una situazione francamente difficile da gestire. Si tratta della sicurezza dei cittadini, della loro mobilità ma anche dell’economia del Nord Ovest. Voglio sapere che cosa intenderà fare d’urgenza il Governo. La mobilità che è un diritto costituzionale al momento non è garantita. Genova stasera è tornata a essere quella che probabilmente era prima degli anni ’30. Mi chiedo oltre alle chiacchiere e alle bagarre che cosa è stato realmente fatto per garantire ai cittadini liguri di essere cittadini di serie A e non di serie C. Deve esserci un piano straordinario che vada su tutto, tutto il territorio".

Queste invece le parole del procuratore di Genova Francesco Cozzi: "A fronte di gravi ammaloramenti riscontrati abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e su Pecetti in direzione Genova-Ventimiglia sulla A26 i rappresentanti Autostrade per l'Italia hanno preso atto e sono intervenuti. La Procura attende verifiche di sicurezza condotte dalla società concessionaria secondo le norme di legge".