Fausto Silipo, ex calciatore di Serie A, è stato per un anno e mezzo l'allenatore in Serie D della Sanremese. Dopo tanto tempo il tecnico torna a parlare e lo fa con Rivierasport.it, ripercorrendo anche il periodo nella città dei fiori.
Mister Silipo, partiamo dalla Sanremese dove lei ha passato un anno e mezzo ricco di emozioni: "Sinceramente non seguo la Sanremese come tutte le altre squadre, peraltro, compresa la Serie A. Non mi piace più quel mondo con il quale ho vissuto, sin da piccino. I motivi sono tanti e vari, ma perderei una giornata ad elencarli. Alla base comunque, tutte le storture legate al business che ormai regna sovrano. Detto questo devo dire che i ricordi rimangono, a Sanremo ho passato un'annata, la prima, stupenda: meritavamo ampiamente la promozione in Serie C".
Poi quel Sansovino-Sanremese 1-0, finale playoff... "La meritavamo per il gioco, per il seguito che avevamo, per una società perfetta il primo anno. Poi un gol, anzi, un autogol, ci ha tolto la gioia di una promozione non certo preventivate, ma sudata con il lavoro di una squadra composta soprattutto di uomini prima che di calciatori".
Cosa ricorda di quell'esperienza con la società matuziana? "Ricordo di aver allenato un fenomeno come Carlo Calabria, era sbalorditivo".
Cosa le manca di Sanremo? "Sanremo è una grande città per i calciatori, in quanto offre tanto in termini di divertimento. Splendida città di mare, dove il clima vacanziero sicuramente non agevola la vita degli atleti, anche se quell'anno avevamo un gruppo molto serio. Avevo portato sei-sette giocatori che corrispondevano a queste esigenze: a me è piaciuta tanto sotto tutti i livelli".
Cosa fa oggi mister Fausto Silipo? "Dopo aver lavorato un triennio come responsabile delle rappresentative under 17 e Under 18 della L.N.D. sono fermo".