Politica - 09 agosto 2018, 12:59

Sanremo: declassamento di Gastroenterologia, il Dottor Conio "Non sono mai stato ascoltato dalla Regione!" (Video)

“A me non interessa perdere dei soldi perché non ne ho bisogno, ma voglio lavorare bene e non vedere pazienti che finiscono malamente. Senza pensare a chi mi giudica senza avere curriculum come il mio".

Sanremo: declassamento di Gastroenterologia, il Dottor Conio "Non sono mai stato ascoltato dalla Regione!" (Video)

Al termine della riunione congiunta della Commissione Sanità e dei Capigruppo del Consiglio comunale di Sanremo, è arrivato anche il Primario del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale ‘Borea’, che ha evidenziato i fatti accaduti negli ultimi tempi, culminati con il declassamento del reparto.

“Anche se ci siamo scontrati apertamente con l’Assessore Viale – ha detto il Dottor Massimo Conio - forse quando si utilizza la libertà di parola si creano dei problemi. Io ho sempre speso la mia vita per il bene dei cittadini e, dopo anni in cui non sono stato ascoltato, soprattutto sui posti letto, esasperato dall’assenza e dal ‘mutismo’ dell’Asl sono intervenuto. Non dimentico il lavoro fatto da Antonio Rossi per Gastroenterologia e, quindi, ho tentato a chiedere alla Regione. Ho colleghi che sono esasperati con il duro lavoro che svolgono ogni giorno. Ho inviato diverse lettere alla Regione, chiedendo un colloquio, senza ricevere nessuna risposta. Purtroppo i politici spesso si scollegano dal mondo reale e non sanno cosa significa lavorare tutti i giorni con grande difficoltà”.

“A me non interessa perdere dei soldi – ha terminato – perché non ne ho bisogno, ma voglio lavorare bene e non vedere pazienti che finiscono malamente. Senza pensare a chi mi giudica senza avere curriculum come il mio. Non mi sento sminuito dal Santa Corona ma la scelta deve essere oculata e pensando alla salute della gente. Ci vogliono competenze importanti e medici che svolgano le pratiche comuni e quotidiane con continuità, non saltuariamente. Sono convinto di quanto dico e sono certo che, in questo momento, il reparto di Sanremo è l’unico che può operare come è stato fatto fino ad ora”.

“Penso che solo dallo sfregamento di due cervelli - ha terminato Conio - con scambi di opinioni anche polemici e vivaci, si ottengono risultati. Non certoper mantenere un mio titolo o un benefit dello stipendio. Penso che quello che conta sia la qualità, soprattutto alla mia età e con la mia esperienza. Talvolta il declassamento di una struttura può non essere visto in modo negativo, purchè si creino dei piani alternativi. Come ad esempio una struttura baricentrica a Santa Corona, ma con medici diversi ed integrare quel reparto. Perché non è detto che i medici di quella struttura siano all’altezza delle cose che noi facciamo. E’ un processo che va discusso con estrema attenzione delicatezza. E poi le decisioni che piovono dall’altro sono difficili da ‘digerire’. E ve lo dice un gastroenterologo”.

Carlo Alessi

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