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Calcio | 19 febbraio 2018, 18:10

Calcio, Promozione. Ospedaletti sconfitto dal Campomorone. L'analisi di Mattia Farsoni: "Rigore netto che ci ha tagliato le gambe, poi siamo mancati di personalità. Ognuno di noi deve farsi un esame di coscienza"

Il portiere orange analizza la sconfitta sul campo dei genovesi

Mattia Farsoni, seconda stagione con la maglia dell'Ospedaletti

Mattia Farsoni, seconda stagione con la maglia dell'Ospedaletti

L'Ospedaletti è stato sconfitto dal Campomorone per 0-1, un risultato che lascia l'amaro in bocca ai ragazzi di mister Biffi, visto che lo scivolone in terra genovese è stato causato da un calcio di rigore. L'estremo difensore orange, Mattia Farsoni, a tutto spiano intervistato da noi di rivierasport.it analizza lo scivolone sul campo dei genovesi nonostante l'uomo in più, analizza il rigore e giudica la situazione in casa orange.

 

Mattia Farsoni, dopo la vittoria con la Campese lo stop sul campo del Campomorone: come giudichi questa sconfitta? "E'stata una partita a due facce, disputando un ottimo primo tempo contro un ottimo avversario difficile da affrontare. Dopo un buon primo tempo c'erano i presupposti di portare a casa un risultato positivo"

L'estremo difensore giudica l'episodio chiave del match: "Il rigore decisivo? Ci ha tagliato le gambe, anche se era netto visto che il tocco di mano in area c'è stato e dispiace non essere riuscito a respingerlo".

Poi la squadra si è spenta e c'è stata mancanza anche di personalità in certe situazioni, errori che ormai ci portiamo dietro da un po' di tempo. Ci sono squadre a livello qualitativo inferiori a noi ma che hanno più personalità e di conseguenza più punti di noi. Siamo a livello di qualità un'ottima squadra, ma in certi frangenti pecchiamo di presunzione".

C'è da sottolineare che non siete riusciti a rimontare con l'umo in più: è una cosa su cui dovrete lavorare? "Aspetti su cui lavorare è difficile, perchè arrivati a questo punto del campionato ognuno si deve lavare i panni sporchi in casa propria, ognuno di noi deve fare un'esame di coscienza: siamo abbastanza grandi per capire dove e come dobbiamo dare di più per l'Ospedaletti".

"Abbiamo sicuramente tutto quello che ci serve per fare bene, ma ci siamo ritrovati dopo un mese e mezzo dall'inizio dell'anno nuovo dentro di noi la consapevolezza di fare molto di più e ad oggi raggiungerei playoff è molto difficile: dobbiamo lavorare, compattarsi e trovare una quadratura che forse fino a questo momento  non c'è stata. Una squadra che rimane con l'uomo in più non può avere un atteggiamento rinunciatario come alcuni frangenti del secondo tempo ".

Riccardo Aprosio

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