Ora gioca nel Gozzano ma solo nella scorsa stagione e in parte in quella nuova è stato in forza alla Sanremese. Mark Gaeta torna a calcare i campi di calcio dopo un calvario durato due mesi a causa della ricaduta dell'infortunio alla schiena. Ora sta meglio e cercherà di recuperare a pieno la forma fisica per essere utile quanto ai a suon di gol la sua nuova squadra.
Abbiamo intervistato l'ex attaccante della Sanremese che ci ha parlato in esclusiva a rivierasport.it, del suo rientro in campo e non ha tralasciato niente del suo passato in biancazzurro.
Mark Gaeta, bentornato in campo come prima: come hai vissuto dopo due mesi il tuo rientro? "E' stato un periodo molto difficile che mi ha messo a dura prova, l'ho affrontato cercando di viverla come un opportunità per migliorare a livello personale".
Hai avuto paura di non farcela? "C’è stato anche un momento di paura di non poter più tornare a giocare, ma devo dire grazie alla passione per questo sport e al Dottor Tencone che mi ha aiutato sia fisicamente che moralmente: essere tornato in squadra ad allenarmi e poi a giocare è stata una gioia inspiegabile".
A chi vuoi dedicare il tuo ritorno? "Non ho dediche particolari per questo mio rientro in campo, ma un grazie va dato al Dottor Tencone dell Isokinetic di Torino, a Stefano Sturaro, Daniel San e all'Ospedaletti Calcio che mi hanno messo a disposizione preparatore e strutture. Un grazie anche al Direttore Casella che mi ha voluto fortemente sia a inizio anno che a dicembre: ora dovrò lavorare duramente per ripagare questa chance".
Capitolo Sanremese: hai del rammarico per il tuo passato in biancazzurro? "No, non è mai giusto vivere rammaricati, anzi la Sanremese mi ha dato opportunità importanti per crescere sia come giocatore che come persona. Abbiamo vissuto insieme tanti bei momenti ed altri meno: di sicuro è stato un rapporto intenso e mai piatto e penso che sia la cosa più bella".
Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2018? "Ovviamente ci sono obiettivi ambiziosi, ma preferisco tenerli per me come i sogni che si custodiscono nel cassetto".














