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Sport | 02 dicembre 2015, 07:05

Arti Marziali: atleti ventimigliesi 'invitati' a non partecipare ad una gara, la protesta del loro istruttore

Si tratta dei giovani del 'Karate Contact' che hanno dovuto disertare l'evento 'Promozionale' di domenica scorsa al Palafiori di Sanremo.

Arti Marziali: atleti ventimigliesi 'invitati' a non partecipare ad una gara, la protesta del loro istruttore

Dura protesta dell'istruttore Claudio Corrias del Karate Contact di Ventimiglia, in relazione ad uno spiacevole episodio, avvenuto domenica scorsa al Palafiori di Sanremo, dove si è disputato un evento ‘Promozionale’, organizzato dal Comitato Regionale Maa e chikara Dojo, aperto a tutte le Federazioni.

I piccoli atleti del Karate Contact di Ventimiglia, allenati dall'istruttore Claudio Corrias, sarebbero stati invitati dall'organizzazione a non partecipare. “Grande delusione – evidenzia Claudio Corrias - per i bambini che si sono sentiti discriminati solo per il fatto di essere atleticamente e tecnicamente meglio preparati (durante le ultime gare disputate, gli atleti di Karate Contact hanno vinto tutti gli incontri in tutte le discipline delle arti marziali). Una gara promozionale, dovrebbe essere tale e non diventare un palcoscenico per attirare nuovi allievi, quindi la partecipazione degli atleti del Karate Contact sarebbe diventato un deterrente per chi vuole fare business a tutti i costi ed in ogni occasione, dimenticando completamente il principio della competizione, che dovrebbe essere esclusivamente dettato da un sano agonismo”.

“Un bambino - come ci spiega l'istruttore Claudio Corrias può avere le qualità per diventare un campione, ma solo un buon istruttore è in grado di formarlo, insegnandogli anche a non avere paura di perdere, perchè prima di vincere bisogna imparare ad accettare le sconfitte”. Claudio cita la frase di un grande Maestro: "Nelle arti marziali è importante aspirare sempre alla vittoria, però allo stesso modo dovremmo sentir nascere in noi che stiamo abbandonando sentimenti egoisti o rancore personale" (Mas Oyama Fondatore del Kyokushinkai".

“Lascerei volentieri all'organizzazione – termina Corrias - l'ingrato compito di spiegare ai miei venticinque bambini perchè non hanno potuto partecipare alla gara. Questa la motivazione che mi ha spinto a portare a conoscenza di quanto accaduto, non è mia abitudine chiedere troppe spiegazioni, ma in questo caso ritengo sia stato necessario nel rispetto dello sport e delle sue regole”.

Carlo Alessi

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