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Sport | 12 settembre 2014, 09:14

A scuola dal maestro del Tiki -Taka, arriva il papà della cantera del Barca. Iscriviti!

Horst Wein, l'allenatore degli allenatori, che dal 26 al 28 settembre sarà al Loano2Village di Loano (SV) con il corso "Come sviluppare giocatori più intelligenti"

A scuola dal maestro del Tiki -Taka, arriva il papà della cantera del Barca. Iscriviti!

Il calcio parte dalla testa e termina nei piedi. Partono da questo concetto i successi della mitica  canterail settore giovanile del Barcelona. Una fabbrica di campioni ispirata negli anni 70 da Horst Wein, l'allenatore degli allenatori, che dal 26 al 28 settembre sarà al Loano2Village di Loano (SV) con il corso "Come sviluppare giocatori più intelligenti"

Il guru tedesco che ha, negli ultimi 25 anni, formato più di 12.000 allenatori in oltre 60 paesi del mondo sarà coadiuvato da Marcello Nardini, ex portiere dell'Hannover 96 e riferimento italiano della Horst Wein Association . Mostreranno le tecniche del metodo " Il calcio a misura dei ragazzi" libro di testo per la Federazione spagnola e premiato da quella italiana. Si tratta, ad esempio, del Brain Kinetic è lo sviluppo delle capacità cerebrali attraverso esercizi motori......Tra i segreti del metodo Wein c'è anche il FUNino, uno speciale "calcetto"  tre contro tre praticato su un campo con 4 porte, una tecnica con la quale sono "cresciuti" campioni del calibro di  Xavi.

Il gioco diventa il maestro e non più l'allenatore, prima si percepisce, poi si analizza per prendere una decisione ed infine si esegue cioò che è stato elaborato dal cervello, questi sono i 4 capisaldi del gioco del calcio secondo Wein, formatore  di tecnici in squadre come Barcelona, Inter , Arsenal, Schalke 04, Villareal, Bayer Leverkusen , Albinoleffe e federazioni importanti come Spagna, Germania, Costarica, Messico, Zambia, Estonia, Colombia. Eppure non ha mai allenato una squadra di calcio: " basta con allenatori ed istruttori, è un altro suo insegnamento, non si deve istruire nessuno. Nel calcio è arrivato il tempo dei formatori, che devono svolgere il ruolo di servitore dei ragazzi. Devono guidarli alla scoperta del gioco e stimolarli con una grande varietà di esercizi. Devono farli pensare attraverso domande, perchè possano risolvere da soli i problemi e soprattutto c'è la necessità di buttare via tante cose". La più importante? "E' necessario eliminare il sistema competitivo fin dai più piccoli. Campionati, classifiche e stress portano solo negatività e non permettono ai bambini di essere liberi, creativi e avere il pallone tra i piedi per il tempo necessario". Parole visionarie che la storia recente del calcio, segnata dai colori del Barca e del Bayern  e dalle rispettive nazionali di Spagna e Germania, sembra confermare. A vincere da grandi spesso sono quelli che da piccoli hanno pensato soprattutto a giocare.

 

INFO

348.91.21.592 Marco Martini

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