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Attualità | 08 febbraio 2016, 07:14

Ventimiglia: forti tensioni sindacali all’interno della rappresentanza unitaria dei dipendenti comunali

Non manca anche la volontà per il sindacato UIL di ricorrere per vie legali.

Ventimiglia: forti tensioni sindacali all’interno della rappresentanza unitaria dei dipendenti comunali

Una rappresentanza sindacale quella dei dipendenti comunali del Comune di Ventimiglia che di unitario ultimamente ha ben poco da quando tra le diverse sigle sembrano essersi accesi alcuni contrasti. La querelle, in particolare tra le organizzazioni sindacali CISL e UIL, è nata prima del periodo natalizio.

Di norma il rientro pomeridiano per i dipendenti è previsto nei giorni settimanali del martedì e del giovedì ma quest’anno cadendo nei giorni prefestivi del 24 e del 31 dicembre è stata avanzata la proposta di variazione del rientro anticipandolo al giorno prima. Scelta che ha trovato attuazione con il decreto ad hoc emesso dal Sindaco Enrico Ioculano.

Atto illegittimo secondo il sindacato UIL che in sede di delegazione trattante aveva espresso la sua contrarietà, un parere che ha conservato ancora fino a pochi giorni fa quando ha inteso ribadirlo per iscritto nel comunicato appeso in Comune e rivolto ai dipendenti: “Siamo pronti al confronto purché lo stesso non si riduca a banali discussioni sul far chiudere prima gli uffici nei giorni pre-festivi e se per sostenere le proprie posizioni non si utilizzino pareri non unitari quindi senza valore dati dalla Funzione Pubblica”.

Uno ‘scontro’ tra le due organizzazioni sindacali anche sul modo di fare sindacato e sulla preparazione tecnico-giuridica. Dibattuta anche ad esempio la consuetudine di inviare mail di informazione al personale del Comune al termine di ogni riunione sindacale, scelta adottata da una delle sigle.

Sentire da persone che si ritengono la nuova generazione di sindacalisti – continua la lettera della segreteria provinciale UIL – che le norme vigenti sono cambiate ci fa un po’ specie, se vogliamo applicare le nuove norme allora non saremmo più tutelati nell’esprimere qualsivoglia considerazione”.

Non manca infine la volontà del sindacato di ricorrere in via giudiziale: “Qualora qualcuno pensasse ancora di continuare con insinuazioni personali circa il nostro operato e la nostra preparazione ci riserveremo con i nostri legali le azioni da intraprendere”.

Lorenzo Ballestra

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