La riviera dei fiori, senza fiori

La mostra-mercato “Tre giorni per il giardino” che si è tenuta al Castello di Masino, a Caravino nei pressi di Ivrea (Torino), è stata un’occasione preziosa per vedere piante e fiori, che difficilmente si trovano nelle serre e nei vivai.

Nel parco del castello i 140 espositori selezionati, che rappresentano il meglio della produzione florovivaistica italiana hanno portato le ultime novità: le nuove collezioni di iris americani, i gigli in vaso, le clematis dai colori sgargianti, le campanule rustiche, e poi ancora ninfee, petunie, ortensie fino alle rose a bassa manutenzione, alle erbe commestibili rare, alle piante cinesi ed alle piante da frutta antiche, solo per citarne alcune.

La manifestazione giunta alla sua 20° edizione, nonostante il tempo incerto ha riscosso un grande successo di pubblico composto da esperti, appassionati di fiori e amanti della natura.

Le cifre della manifestazione testimoniano una escalation di successi: 300 mila biglietti venduti dal 1992 a oggi ed il record assoluto di 34 mila presenze raggiunto due anni fa.

"Tre giorni per il giardino" propone un interessante approccio al giardinaggio, puntando sulla qualità attraverso un’attenta selezione degli espositori e proponendo allestimenti semplici, essenziali, ma sempre di straordinaria bellezza. Niente a che vedere con Euroflora ed i suoi mega allestimenti, che si svolge ogni 5 anni. Ed infatti l'appuntamento di Masino si replica in autunno con una seconda edizione più contenuta ma sempre di grande interesse. In tempi di globalizzazione vincono le gazzelle e non gli elefanti.

I fiori sono un elemento di grande richiamo turistico: Albenga in questi giorni sta offrendo la manifestazione “Fior di Albenga” ed altre località si muovono in questa direzione. Il 14 e 15 maggio sarà la volta di “Aregai in fiore”.

I calendari nazionali ogni anno si arricchiscono di nuovi arrivi.

Solo la città dei fiori non riesce ad andare oltre il “Corso fiorito” che, però, “come tutte le più belle cose, dura un solo giorno come le rose”.