Una testimonianza amara e carica di frustrazione quella di Giorgia Garrione, futura madre in provincia di Imperia, che con una lunga lettera-denuncia racconta le difficoltà incontrate nel percorso sanitario della sua gravidanza. Una situazione che, sottolinea, non riguarda solo lei: “La mia non è solo una protesta personale. È la voce di tante donne che restano in silenzio… che si sentono abbandonate dalle istituzioni nel momento più delicato della loro vita”.
Giorgia racconta di non aver trovato posto per effettuare il Bi-test né a Imperia né a Sanremo, situazione che l’ha costretta a spostarsi fino a Savona in una finestra temporale già ristretta: “Siamo stati costretti a perdere un’intera giornata di lavoro e a fare chilometri di autostrada solo per garantire un diritto che dovrebbe essere agevolato vicino a casa”. A questo si sono aggiunti altri disagi: il referto disponibile solo dopo 20 giorni e da ritirare personalmente, “un’assurdità in un’era di digitalizzazione spinta”, e l’impossibilità di prenotare l’ecografia morfologica nei tempi indicati dall’ASL1: “La risposta implicita del sistema è: ‘Se vuoi sapere come sta tuo figlio, vai nel privato e paga’”. La futura madre si rivolge direttamente ai dirigenti: “Mi chiedo: la sanità è ancora pubblica in questa provincia? È accettabile che il diritto alla salute dipenda dalla disponibilità economica o dalla fortuna?”.
Alla denuncia, ASL1 Imperiese risponde riconoscendo le criticità: “Comprendiamo le difficoltà delle pazienti in gravidanza e il disagio causato purtroppo da una preoccupante carenza di ginecologi alla quale ASL1 sta cercando di sopperire con la continua indizione di bandi di concorso e avvisi”. L’Azienda Sanitaria spiega inoltre che è attivo un sistema di presa in carico in back office delle prenotazioni per cercare di garantire tempi compatibili con le priorità cliniche e ricorda che è disponibile il numero 800 186044 per supportare le pazienti nella gestione delle prenotazioni e nel contenimento delle attese.
Resta però la distanza tra promesse e vissuto quotidiano denunciato dalle famiglie, mentre cresce la richiesta di chiarezza sul 'Percorso Nascita' nell’Imperiese e sulla reale capacità del sistema sanitario di garantire continuità e tempestività nelle prestazioni fondamentali per le gestanti.





