Con la chiusura solenne dell’Anno giubilare 2025, il vescovo Antonio Suetta consegna alla chiesa di Ventimiglia–San Remo la lettera pastorale Pane, non pietre, che interpella il cuore della vita cristiana e dell’azione pastorale di oggi.
Prendendo spunto da una domanda semplice e disarmante del Vangelo di Luca — "Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra?" — il Vescovo invita tutta la comunità diocesana a un serio discernimento: "che cosa stiamo realmente offrendo alle persone che incontriamo? Nutrimento che fa crescere o risposte facili che rassicurano ma non salvano?".
La Lettera affronta con chiarezza e carità alcune grandi sfide pastorali del nostro tempo: il rischio di una misericordia disancorata dalla verità, la tentazione di un’accoglienza che diventa approvazione automatica e la necessità di accompagnare le persone senza rinunciare all’annuncio esigente e liberante del Vangelo. Monsignor Suetta richiama la Chiesa a essere madre autentica: capace di accogliere tutti ma anche di indicare con coraggio cammini di conversione, di verità e di speranza. Una Chiesa che non offre “pietre” — semplificazioni, silenzi, accomodamenti — ma il pane buono del Vangelo, anche quando è più difficile da spezzare.
La lettera è rivolta a presbiteri, diaconi, famiglie, catechisti, educatori, operatori pastorali e a tutti i fedeli: "per ripensare insieme lo stile della nostra presenza cristiana, perché sia davvero generativa di vita nuova".





