Giovanna Gribaudi presenterà il suo libro Kami sabato 27 dicembre alle 18 presso la Federazione Operaia Sanremese, in via F. Corradi 47. L’incontro è curato da Progetto Comune e Arkus Un Cane Un Amico OdV e nasce dal desiderio dell’autrice di trasformare il ricordo della sua amata cagnolina in un gesto concreto di solidarietà.
Il volume, pubblicato a scopo benefico, racconta la storia di un legame profondo e unico. Tutto inizia nel novembre 2009, quando Giovanna, navigando casualmente tra annunci di adozione online, scopre la foto di Kami: una cucciola meticcia nata da un incrocio tra Pastore tedesco e Dogo canario. A gennaio, nel paese vicino a Torino dove la cucciola si trovava, l’incontro cambia per sempre la sua vita. Da quel momento nasce un rapporto intenso, fatto di viaggi, quotidianità condivisa e comprensione reciproca. Kami accompagna Giovanna ovunque, tranne in aereo, per proteggerla dal forte stress dovuto ai rumori: insieme scelgono sempre auto e traghetti, per lavoro e per piacere.
Kami – il cui nome in giapponese significa “spirito buono” – nasce il 2 novembre 2009 e Giovanna la vede per la prima volta il 22 gennaio, giorno del suo compleanno. Una coincidenza che lei vive come un dono speciale, quasi un segno del padre scomparso poco tempo prima. Nel settembre 2021, dopo mesi di malattia, Kami muore lasciando un vuoto profondo. Ed è proprio in quel momento difficile che nasce il libro: scritto quasi come un flusso di coscienza, nelle sere dopo il lavoro, in poco più di due mesi prende forma un racconto che diventa insieme memoria, cura e testimonianza di amore.
Ma Kami non è solo una storia personale. Il ricavato del libro sarà interamente devoluto a una causa solidale. Parlando con veterinari e operatori del settore, Giovanna ha scoperto quanto sia frequente che famiglie e proprietari di animali non riescano a sostenere cure e interventi necessari. Da qui l’idea della “parcella sospesa”, un sistema di donazioni destinate ai veterinari per aiutare gli animali e i loro compagni umani in difficoltà.
L’autrice, torinese, ha autoprodotto migliaia di copie del libro investendo personalmente, e grazie al passaparola è già riuscita a venderne alcune centinaia. Ora però cerca librerie e realtà sensibili pronte a sostenere e diffondere non solo la sua storia, ma soprattutto il messaggio di solidarietà che la anima. Un libro che è molto più di un ricordo: è un atto d’amore che continua a fare del bene.





