Politica - 19 dicembre 2025, 17:31

Bordighera, cade l’amministrazione Ingenito: partiti spiazzati, arriva il commissario e parte la lunga campagna elettorale

Le segreterie provinciali colte di sorpresa: ora confronto nel centrodestra, bilancio da approvare e voto a giugno

La compagine che ha governato Bordighera fino a ieri alle elezioni di due anni e mezzo fa

La compagine che ha governato Bordighera fino a ieri alle elezioni di due anni e mezzo fa

I partiti non contano più nulla a Bordighera? Anche se, di fatto, l’amministrazione comunale guidata fino ad oggi dal sindaco Vittorio Ingenito era di fatto civica, molti esponenti hanno una tessera di partito in tasca e, volenti o nolenti, sono ‘agganciati’ politicamente. Eppure stamattina, mentre i nove consiglieri firmavano (quattro della maggioranza), le segreterie provinciali del centro destra non sapevano nulla di quanto stava accadendo.
Un fatto quanto meno singolare, visto che molti esponenti dei tre partiti del centrodestra erano all’interno della coalizione amministrativa che era guidata da Vittorio Ingenito, tra cui i quattro di maggioranza (Marzia Baldassarre e Mauro Bozzarelli di Forza Italia, Massimiliano Di Vito di Fratelli d’Italia e Barbara Bonavia della Lega). Abbia così fatto un rapido giro di commenti con i segretari provinciali dei partiti. Dalle loro dichiarazioni, come era previsto, emerge una situazione di attesa per fare un rapido giro di colloqui e capire cosa sia realmente accaduto.

Antonio Federico della Lega ha infatti confermato: “Prendiamo atto dell’accaduto e delle decisioni assunte dai consiglieri dimissionari, che aprono una nuova fase di riflessione politica all’interno della coalizione. In questa fase riteniamo corretto attendere l’evoluzione del confronto con gli alleati e con i singoli consiglieri, valutando quanto emergerà nei prossimi giorni, con l’obiettivo prioritario di tutelare gli interessi di Bordighera. Non si tratta di una questione partitica, bensì di clima politico, di collaborazione personale e di visione amministrativa. È evidente che, per diverse ragioni, non vi fossero più le condizioni per proseguire l’esperienza amministrativa in serenità e con il necessario spirito di affiatamento reciproco che ogni squadra dovrebbe avere. L’auspicio è che Bordighera possa tornare al più presto alla serenità che merita, per il bene della città e dei bordigotti”.

Sulla stessa linea Simone Vassallo di Forza Italia: “Prendiamo atto di quanto successo, si è trattato di una decisione dei consiglieri che evidentemente non si sentivano più parte attiva dell'amministrazione prendendo coscienza del fatto che la scelta migliore fosse andare a firmare. Personalmente la vedo più come una scelta dei consiglieri rispetto a un discorso di partiti: questa è una lista civica con forze politiche annesse. Quindi l'amministrazione è composta principalmente da loro, che hanno preso la decisione ritenendola la più giusta. Si tratta da quello che vedo di valutazioni singolari fatte da ognuno di loro, poi ovviamente sarà il caso di fare delle valutazioni, così da capire come muoversi per il futuro di Bordighera”.

Per Gianni Berrino di Fratelli d'Italia, infine: “Il sindaco ha aperto una crisi, chiedendo riscontro ai partiti su un fatto personale e non inerente a Fratelli d'Italia. Abbiamo chiesto un confronto per capire se ci fossero le condizioni politiche, amministrative e personali per andare avanti. C'è stato poi il silenzio più assoluto sia nei confronti dei partiti sia nei confronti dei consiglieri che avevano abbandonato l'aula e siamo arrivati a oggi. Ora mi aspetto un incontro con gli alleati e un confronto con chi è andato a firmare per comprendere al meglio le ragioni e poi vedremo come centrodestra come muoverci. L'azione fatta mi è sembrata quella di scaricare sui partiti una responsabilità che questi non hanno. Non ritengo sia colpa loro se l'amministrazione di Bordighera è caduta però, ripeto, intendo fare una verifica anche con gli altri segretari provinciali dei partiti tirati in ballo, oltre ai nostri associati presenti in amministrazione per capire le motivazioni di queste scelte e capire poi cosa fare nel prossimo futuro”.

Ora si aprono scenari diversi per il futuro di Bordighera. Di certo c’è solo che il Prefetto dovrà, a breve, scegliere il Commissario Prefettizio che si occuperà dell’ordinaria amministrazione anche se dovrà immediatamente approvare il bilancio che sarebbe dovuto andare in consiglio comunale questa sera. Quindi, subito dopo le feste, si aprirà la campagna elettorale, che sarà particolarmente lunga visto che si voterà a giugno.

E, in questi sei mesi che ruolo avranno i partiti? Si muoveranno oppure lasceranno nuovamente che gli esponenti politici della città si riuniscano in liste civiche? Difficile, al momento a dirsi anche se non è da escludere che dai nove consiglieri che hanno oggi sfiduciato il sindaco possa venire alla luce una unica formazione. Sarebbe ovviamente eterogenea ma, dopo le esperienze di Sanremo e Vallecrosia, tutto è possibile.

Sicuramente, già da domani le segreterie di partito saranno al lavoro per capire come muoversi nei prossimi mesi mentre, tra le poche certezze al termina di una lunga e faticosa giornata politica, c’è quella dell’ingresso in consiglio provinciale di Laura Sara, attuale consigliere di San Biagio della Cima. Entrerà al posto di Marzia Baldassarre che, con la caduta del parlamentino bordigotto dovrà cederle il passo. Da domani, sicuramente, i fari della politica provinciale saranno comunque puntati sulla città delle palme che tornerà alle urne.

Carlo Alessi

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