Attualità - 13 dicembre 2025, 18:11

Bordighera consegna il Parmurelu d’Oru 2025 a Giuseppe Eugenio Bessone (Foto e video)

Cerimonia di premiazione nell'ex chiesa Anglicana

Bordighera consegna il Parmurelu d’Oru 2025 a Giuseppe Eugenio Bessone (Foto e video)

Bordighera consegna il Parmurelu d’Oru 2025 a Giuseppe Eugenio Bessone. La cerimonia di premiazione si è svolta nel pomeriggio odierno all'ex chiesa Anglicana.

Per la XVIII edizione la giuria dell’associazione culturale Parmurelu d’Oru ha individuato come meritevole del riconoscimento il concittadino Giuseppe Eugenio Bessone per il "profondo amore dimostrato verso Bordighera, testimoniato da un costante impegno nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e architettonico della città". 

"L’interesse di Bessone per Bordighera ha radici profonde, risale già all’epoca delle celebrazioni del cinquecentenario della fondazione della città e ha accompagnato tutta la sua lunga e appassionata carriera professionale" - dice Gisella Merello dell’associazione culturale Parmurelu d’Oru - "Profondo conoscitore della Belle Époque e dei suoi riflessi architettonici lungo la Riviera, ha esteso la sua attività anche a Sanremo, Alassio, Finale, Genova e alla Costa Azzurra, contribuendo con competenza e passione alla salvaguardia di numerosi edifici storici. Attraverso pubblicazioni di valore e interventi concreti di tutela e restauro di edifici storici, ha restituito alla collettività luoghi simbolici e identitari, come la chiesa anglicana di Bordighera, salvata da un destino speculativo e reintegrata nel patrimonio comunale grazie a un paziente lavoro condotto in sinergia con la diocesi di Gibilterra e la comunità anglicana londinese. Instancabile raccoglitore di memorie, ha salvato dall’oblio preziosi materiali iconografici e documentali, oggi fondamentali per studiosi, studenti e appassionati. La sua generosità nel condividere documenti, dipinti e fonti ha alimentato ricerche e tesi universitarie, contribuendo a numerose mostre d’arte, tra cui 'Monet. Ritorno in Riviera', 'Margherita, regina d’arte e cultura' e 'La scoperta della Riviera'. Con passione, dedizione e competenza, Giuseppe Eugenio Bessone ha custodito e trasmesso l’anima storica e culturale di Bordighera, rendendola viva e accessibile anche alle generazioni future. E' instancabile e determinato per tutto quello che gli sta a cuore. Ha un entusiasmo che lo mantiene giovane e che sparge intorno a sé. E' una persona entusiasta anche dei progetti altrui. E' un dono raro e prezioso per la città di Bordighera. Il Parmurelu d’Oru 2025 celebra il suo esempio di cittadinanza attiva e amore autentico per la nostra città".

"E' una persona che ha saputo coniugare la sua attività professionale e la sua esperienza con la passione per la cultura e per l'arte" - afferma il sindaco Vittorio Ingenito - "Ha saputo valorizzare il nostro territorio e ha una profonda conoscenza della nostra storia. Ha sempre avuto una capacità diplomatica, una passione per le tradizioni, è sempre stato attento a preservare tutte le linee architettoniche degli edifici che ha ristrutturato in piena sintonia con la Sovraintendenza e una capacità di visione anche sul futuro. Abbiamo chiesto ai progettisti del nuovo Puc di seguire quello che tu hai fatto. Siamo convinti che la sua visione di futuro dii Bordighera debba passare per la ferrovia a monte. Voglio ringraziarlo per la sua generosità: abbiamo visto la sua stupenda collezione in diverse mostre all'interno dell'ex chiesa Anglicana e a Villa Regina. Bordighera è grata con l'ingegner Bessone, stimato professionista e appassionato d'arte e di cultura della nostra città e del mondo intero. Per me è un grandissimo piacere essere qui oggi a consegnare con tutti voi questo riconoscimento".

"Conobbi Giuseppe nel 1998" - ricorda l'avvocato Bartoli - "Siamo poi diventati amici. In quell'anno si era svolto a Bordighera un convegno presso l'Istituto Internazionale di Studi Liguri e Giuseppe aveva pubblicato un interessantissimo studio. E' una persona generosa che ha sempre aperto e condiviso le sue conoscenze a colleghi che chiedevano informazioni su Bordighera. Ha sempre avuto ben chiaro cosa voleva. Bisogna ringraziare Bessone per quello che ha fatto".

Nel corso della cerimonia è stato mostrato un video che ha illustrato le attività e i lavori svolti da Giuseppe Eugenio Bessone per la città delle palme e per il territorio del Ponente ligure. "Ho vissuto la guerra e il dopoguerra, che è stato un crescendo di entusiasmo, di positività e di ottimismo che ci ha portato fino ad adesso" - dichiara Giuseppe Eugenio Bessone - "Il primo ricordo che ho è l'arrivo della teca di Sant'Ampelio. C'era tutta Bordighera sul Capo. Io avevo cinque anni ed è stata una cosa magica. E' stata la prima di tante cose belle come il Salone dell'Umorismo a Bordighera che riempiva la città di entusiasmo e attirava personaggi dal tutto il mondo, ho visto Picasso, ho conosciuto la moglie di Enrico Fermi".

E' stata ripercorsa la storia del premio e sono stati poi anche ricordati tutti i precedenti premiati con il Parmurelu d’Oru, riconoscimento che viene assegnato annualmente a personaggio vivente, nato o residente o riconducibile per la sua attività a Bordighera, che ne abbia onorato il nome e ne abbia dato lustro in un campo specifico. Il primo Parmurelu d’Oru fu assegnato nel 2008 a Mara Lorenzi “per essersi distinta in campo medico”, nel 2009 a Daniele Audetto “per essersi distinto nel settore sportivo”, nel 2010 a Ugo Ronco “rappresentante del mondo della floricoltura“, nel 2011 ad Anna Maria Ceriolo Verrando “instancabile storica di Bordighera”, nel 2012 a Paolo Giordano “per aver fondato la casa editrice statunitense Bordighera Press ed aver ideato il premio di poesia Bordighera Prize"; nel 2013 a Giuseppina Traverso “intrecciatrice storica di parmureli”, nel 2014 a Giancarlo Golzi “batterista dei Matia Bazar”, nel 2015 a Sabina Airoldi “biologa marina”, nel 2016 a Sergio Biancheri “pittore e scultore”, nel 2017 a Marcus Bicknell “promotore di iniziative culturali”, nel 2018 a Renato Ronco “giornalista sportivo”, nel 2019 a Ferruccio e Matteo Carassale “fotografi”, nel 2021 a Riccardo Piatti “allenatore di tennis”, nel 2022 ad Alice Bertaina “ricercatrice in campo medico”, nel 2023 a Vincent Torre “scienziato e promotore di iniziative culturali” e nel 2024 ad Augusto Venchi “imprenditore della cultura e intrattenimento”.

Elisa Colli

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