Firmata la convenzione tra comune di Ventimiglia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Liguria e Concessioni del Tirreno S.p.A. che consente di avviare il progetto della nuova strada sulla sponda destra del fiume Roia. La firma ufficiale è avvenuta nel pomeriggio odierno presso l’aula consiliare del Comune alla presenza di autorità civili, locali e regionali, e militari.
L’infrastruttura, attesa da anni, unirà il miglioramento della mobilità urbana con un intervento strutturale di messa in sicurezza idrogeologica di una delle aree più delicate della città. “Si concretizza un sogno su cui lavoro da anni. Questa è un’infrastruttura che finora non esisteva e che nasce dalla capacità di unire diverse progettazioni e atti amministrativi in una visione unica: creare una vera e propria superstrada sull’argine, con un triplice obiettivo strategico" - dice il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro - "Avremo la costruzione di una strada da una parte e gli argini dall'altra. Prima di tutto risolvere in modo definitivo i problemi di traffico di Ventimiglia, penso ai venerdì di mercato, ai sabati, ai periodi estivi, quando la città vive i flussi più intensi. In secondo luogo garantire un’alternativa viaria al cavalcavia, così da assicurare uno sfogo in caso di interventi di manutenzione e criticità varie. Infine, mettere in sicurezza gli argini, un atto dovuto per proteggere un territorio che ha già conosciuto il dramma dell’alluvione. A lavori ultimati avremo anche la possibilità di chiedere la riperimetrazione del piano di bacino, aprendo la strada a nuove opportunità di sviluppo per il pubblico, penso agli impianti sportivi di Peglia, e per il privato, restituendo possibilità edificatorie a quartieri che da anni attendono risposte. Un sindaco deve certamente occuparsi delle manutenzioni e delle piccole opere quotidiane, ma una città che vuole essere una grande città, una città con ambizione e profilo internazionale, deve programmare e realizzare infrastrutture di medio e lungo periodo. E oggi abbiamo un cronoprogramma chiaro. La filiera istituzionale che si è creata dimostra, ancora una volta, la sua efficacia: questo contributo conferma il posizionamento della nostra amministrazione all’interno di un percorso solido e capace di portare risultati concreti. Ora sarà nostro compito proseguire l’iter per dare a Ventimiglia un’infrastruttura che permetterà, ad esempio, a chi arriva dal casello autostradale di scegliere se dirigersi verso Marina San Giuseppe, il Porto, Ventimiglia Alta o Latte, utilizzando finalmente una viabilità alternativa al centro. Una soluzione visionaria ma soprattutto realizzabile".
L’opera, inserita nella convenzione di concessione autostradale e riconosciuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come intervento strategico, si articolerà in tre lotti funzionali: il collegamento dallo svincolo autostradale A10 ai campi sportivi, l’attraversamento della linea ferroviaria verso il centro e l’adeguamento dell’argine sinistro del fiume Roia. Il valore complessivo è di circa 11 milioni di euro. "Il potenziamento dell'argine destro attraverso pali e la realizzazione della sede stradale. Ha un a larghezza complessiva di otto metri. Ci sarà un manufatto a spinta sotto la ferrovia" - spiega Maurizio Deiana - " In sponda opposta per gli effetti idraulici abbiamo il potenziamento dell'argine di sinistra. I tre lotti funzionali ammontano complessivamente a oltre 10 milioni di euro. Complessivamente la fase uno e due avranno la durata di un anno di lavori mentre la fase tre di quattro mesi".
Il modello finanziario rappresenta un punto qualificante dell’intesa: Concessioni del Tirreno metterà a disposizione fino a 10,6 milioni tramite il fondo vincolato previsto dalla Convenzione di concessione, senza impatto sulle tariffe autostradali. Il Comune sosterrà l’eventuale quota residua e fungerà da soggetto attuatore, curando progettazione esecutiva, espropri, gara d’appalto, direzione lavori e collaudo. La Regione Liguria e il MIT accompagneranno l’iter con funzioni di coordinamento, vigilanza e supporto istituzionale. “Il nostro ruolo di concessionari si concretizza nella capacità di fornire risposte efficaci alle sfide più complesse del territorio" - commenta Bernardo Magrì, amministratore delegato di Concessioni del Tirreno - "Il progetto della strada sulla sponda destra del fiume Roia è un esempio calzante: una soluzione che integra la sicurezza idrogeologica con l'ammodernamento della viabilità. Per Concessioni del Tirreno, è motivo di profondo orgoglio lavorare al fianco delle Istituzioni, trasformando un'area difficile in un'opportunità di sviluppo sostenibile. È questo il modo in cui intendiamo essere parte attiva della vita delle comunità. La burocrazia sta funzionando, ci eravamo visti a settembre e oggi siamo qui per firmare la convenzione entro la fine dell'anno".
"Abbiamo avuto una visione anticipata. Abbiamo saputo vedere questa opera su un allegato bianco. E' stato fatto un buon lavoro per questo territorio" - dichiara l'assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone - "Oggi un'infrastruttura in Liguria significa mettere in sicurezza il territorio. Le esigenze stesse del territorio sono cambiate. Non era un obiettivo scontato. la Regione Liguria è una delle prime in Italia a ottenere un'opera dall'inserimento di un allegato. E' una concessione che attraversa gran parte della regione. E' un elemento fondamentale. Noi lavoreremo ogni anno su un'opera di quell'elenco. Credo che la visione oggi sia stata ampiamente ripagata. La firma di una convenzione non è mai banale, è il frutto di un lavoro".
"Con la firma di oggi raggiungiamo un traguardo concreto e diamo avvio a un’opera strategica per Ventimiglia e per il Ponente ligure. Quando si parla di infrastruttura c'è sempre una ricaduta economica sul territorio. Non si tratta di fare tunnel o ponti, le società concessionarie oggi ci stanno aiutando per avere una ricaduta sul territorio. E' un bell'esempio di quello che significa lavorare insieme. I cittadini hanno bisogno di fatti, e non di parole, e questo è un esempio" - mette in risalto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci - "La strada in sponda destra del Roia è il risultato di un lavoro condiviso tra Regione, Governo, Comune e concessionaria e consentirà di migliorare in modo significativo il collegamento tra il casello dell’A10 e il centro urbano, integrando nuova viabilità e messa in sicurezza idraulica. Questo intervento si inserisce in un impegno più ampio della Regione su Ventimiglia, che comprende anche oltre 5 milioni di euro stanziati dal Fondo strategico regionale per la ricostruzione della passerella sul Roia. Ringraziamo tutte le parti coinvolte per l’impegno profuso e per la collaborazione istituzionale che ha reso possibile il raggiungimento di questo importante traguardo, in una regione complessa come la Liguria dove investire in infrastrutture significa costruire sicurezza, sviluppo e futuro per i territori. Questo è un territorio che si è sviluppato molto in questi anni e questi progetti fanno fatti. E' un territorio che vive anche dei francesi che portano ricchezza. E' importante che i tre stati che ci sono qui (Italia, Francia e Principato di Monaco) riescano a collaborare. Dobbiamo fare in modo che qui sia il primo territorio dell'Impero, deve essere fatto in maniera intelligente e bello senza perdere le nostre tradizioni ed eccellenze. Quando i sindaci hanno delle visioni noi non possiamo fare altro che accompagnarli".
"Ventimiglia è una grande porta di ingresso. Il Ponente ligure ha bisogno di infrastrutture moderne, sicure ed efficienti per potersi sviluppare" - afferma il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi - "La nuova strada di sponda destra del Roia va in questa direzione: è un’opera funzionale al territorio, che migliora gli accessi alla città, riduce le criticità idrogeologiche e rende più competitivo tutto il sistema urbano. Investire in opere pubbliche di qualità non è solo una scelta tecnica ma un fattore determinante per la crescita economica e per il benessere delle comunità locali. E' il territorio più difficile da infrastrutturale. E' evidente che quello che c'è rispetto a prima è che non solo si dicono ma si fanno anche. Questo significa governare e cercare di creare la storia di una popolazione. Intendiamo tornare a essere noi delle scelte che facciamo. Oggi stiamo facendo opere che serviranno anche ai nostri figli nel futuro".
















































