“Ricordo al Partito Democratico di Sanremo che, proprio in questa città governa insieme a chi, alle prossime elezioni provinciali, si candida con una lista composta da tutti quei partiti di centrodestra che hanno approvato la riforma della sanità che stanno contestando con tanta veemenza”.
Sono le parole di Antonino Consiglio, segretario cittadino di Fratelli d’Italia a Sanremo, che risponde ai ‘dem’ in relazione alla riforma sanitaria approvata ieri in Regione. “Questa riforma, al contrario – prosegue Consiglio - contiene molti aspetti positivi a tutto vantaggio dei territori come hanno spiegato il presidente Bucci e l'assessore Nicolò nella loro recentissima trasferta qui nel Ponente. Alla luce di ciò, se il Pd fosse coerente con l’attacco che fa a Fratelli d'Italia e al senatore Berrino, dovrebbe immediatamente lasciare la maggioranza di Sanremo: ma siamo certi che non lo farà!”
“Lascia alquanto perplessi – va avanti Consiglio - anche l’attacco al sindaco di Molini di Triora, iscritta a Fratelli d'Italia ma a capo di una compagine civica. In primo luogo perché in quell'occasione era assente per motivi lavorativi e non per disegni frutto del ‘retropensiero’ di chi solitamente li mette in atto. In secondo luogo perché il sindaco Sasso, all'interno del Consiglio delle autonomie locali (che è a carattere regionale e non provinciale come sostenuto dal Pd che, come di consueto, confonde tantissime cose) rappresenta i piccoli comuni sotto i tremila abitanti (votata all'unanimità da tutti i sindaci) e non la comunità di Fratelli d'Italia. Ricordo quindi che in quell'assise non è tenuta a tenere le posizioni del partito bensì quelle del territorio provinciale. Sarebbe al contrario da chiedersi invece come mai il Pd non si ponga la domanda del mancato voto dei sindaci che fanno riferimento al centrosinistra”.
“Affermare che il nostro senatore Berrino non tuteli il territorio (ricordando che il suo collegio va dal confine a Genova) – termina Consiglio - è talmente falso che rientra in quelle accuse del Partito Democratico che per noi di Fratelli d'Italia diventano medaglie al valore. La verità quindi è una sola: quelli del Pd di Sanremo si sono sentiti chiamati in causa dal post con cui il senatore ha rimarcato la loro abitudine nell'attaccare il Governo per azioni da loro definite ‘fasciste’ ma che poi nei fatti con il fascismo e con il Governo non c’entrano proprio nulla. Ma ormai è risaputo: quando non si hanno altri argomenti si grida ‘Al lupo! Al lupo!’ che, tradotto nel linguaggio della sinistra, diventa ‘Al fascista! Al fascista!’...”.





