Politica - 11 dicembre 2025, 12:36

Caso gazebo a Bordighera, il sindaco "Ho tutta la documentazione, attendo gli incontri con i partiti ma sono pronto a dimettermi" (Foto e video)

Il primo cittadino ha già sentito i segretari cittadini. Primi incontri a ore, a rischio anche il bilancio

"Non c'è nulla di personale nei confronti dell'assessore Baldassarre. Ho una serie di documenti che mi consentiranno di ricostruire una situazione sempre più evidente e chiara che giustifica in maniera cristallina la scelta di togliere le deleghe all'assessore Baldassarre. Se quello che è accaduto verrà considerato dai partiti ininfluente io mi dimetterò" - dice il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito parlando del caso nato sul gazebo di Forza Italia.

"Gli scenari che si aprono sono diversi" - afferma il sindaco Ingenito - "E' necessario fare un punto della situazione. A metà novembre scrivo al segretario generale in relazione a quanto in oggetto e alla email inviata dallo stesso segretario all'ufficio manutenzioni nella quale si evince che l'ordine di montare il gazebo per conto di Forza Italia è stato inviato a mezzo sms dall'assessore Baldassarre all'ufficio Manutenzione, ovvero al suo titolare. Io chiedo di avere una conferma in merito a quanto su. A stretto giro il segretario risponde che l'assessore Baldassarre ha confermato di aver personalmente richiesto al capo operaio l'installazione del gazebo. Nel proseguo, verso fine novembre, siccome su alcuni aspetti posso anche essere superficiale ma su altri no, riscrivo a tutti gli uffici, al segretario e ai dirigenti nel quale chiedo cortesemente di sapere se è stato inviato effettuato il conteggio delle liquidazione dei compensi spettanti ai dipendenti comunali per l'attività svolta e, in caso affermativo, se è avvenuto il pagamento. In altra email molto recente, che viene inviata dal dirigente dell'area tecnica, in relazione all'intervento di installazione del gazebo presso i giardini del Palazzo del Parco avvenuto sabato 25 ottobre a cura dei due operai del servizio manutenzione secondo le informazioni raccolte risulta quanto segue: 1) la richiesta di installazione del gazebo è pervenuta al caposquadra degli operai venerdì 24 ottobre; 2) il caposquadra provvedeva ad accertare, anche via messaggistica e telefonica, che tale installazione doveva avvenire ai fini istituzionali e provvedeva quindi a richiedere l'esecuzione dell'intervento per il giorno sabato 25 ottobre agli operai; 3) i due operai provvedevano, quindi, ad eseguire l'intervento in straordinario dalle 8 alle 9 e dalle 12 alle 13, per quattro ore complessive; 4) successivamente si apprendeva che le operazioni eseguite non riguardavano ad attività di competenza del comune di Bordighera. In altra email successiva si quantifica la somma dell'importo di 74,88 euro come straordinario e oneri previdenziali a carico dell'ente, da firma del dirigente. A fronte di tutto questo, ora ci troviamo in maniera evidente davanti a un'ipotesi di reato, ovvero il peculato. Tutti gli accertamenti e le verifiche del caso, se ritenute opportune, verranno fatte dagli organi preposti. Tuttavia, quelle che sono le possibili responsabilità che derivano dal reato citato ho fatto in modo che non fossero attribuibili al sottoscritto o alla amministrazione che rappresento. Ho ritenuto, quindi, di intervenire in maniera decisa nel momento in cui è apparso un articolo nel quale è uscito che il gazebo di Forza Italia a Bordighera era stato montato da Zagni e Bozzarelli e non dagli operai del comune. In questo contesto, non viene messa in discussione la validità dell'iter autorizzatorio con il quale Zagni e Bozzarelli hanno chiesto il suolo pubblico, qui si tratta di fatti distinti, sovrapposti per confondere le idee. Una cosa è chiedere legittimamente il suolo pubblico, una cosa diversa, invece, è usare il personale per finalità private: ovvero per montare un gazebo e per raccogliere adesioni al partito di Forza Italia. La mia è stata ancora più forte perché, a tutto questo, nonostante nel corso del tempo avessi chiesto al segretario e all'assessore di provvedere al pagamento. Nonostante tutto questo l'assessore è arrivata in consiglio comunale e sulla base delle affermazioni che ho fatto in consiglio ha dichiarato che 'non mi ritrovo in quelle parole perché ritengo completamente infondata la narrativa raccontata fino adesso'. Non lo accetto perché ho una responsabilità e non si limita a quello che gestisco dietro a questa scrivania. Ho una professionalità e non voglio che si discuta per colpa di qualcuno".

"Parliamo del futuro di Bordighera" - sottolinea il primo cittadino - "In questo contesto porterò avanti l'amministrazione di Bordighera se, e solo se, ci sarà un pieno supporto dei partiti che costituiscono la maggioranza di questo governo. Potrà avvenire nel momento in cui ci sarà da parte degli stessi partiti il pieno riconoscimento di quello che ha affermato oggi. In maniera riservata, su richiesta, ai responsabili dei partiti farò vedere la documentazione di cui oggi parliamo per offrire loro un'opportunità di riflessione. Ai partiti chiedo di fare una valutazione in tempi brevi e di fare le loro conclusioni. Li incontrerò tutti, uno ad uno, per fargli vedere che cosa è stato scritto, a partire dai consiglieri dei rispettivi coordinamenti, verso i quali ho una riconoscenza. Lavorano tutti e c'è tanto lavoro da fare. C'è da approvare il bilancio e a breve ci sono le elezioni del consiglio provinciale. Mi auguro che i chiarimenti arrivino prima delle elezioni provinciali perché io devo avere il tempo per programmare le attività dell'amministrazione comunale. Se non dovessero arrivare queste auspicate valutazioni non potrò che trarne conseguenze: mi dimetterò. Non ci sarà l'approvazione del bilancio e non ci sarà la possibilità di eleggere i consiglieri provinciali. Rimetterò ogni responsabilità politica a coloro che non hanno compreso. Naturalmente credo che sia necessario che, in questa gravità, venga portata a conoscenza non solo delle segreterie provinciali ma anche delle segreterie nazionali. Mi rivolto anche ai responsabili dei partiti nazionali di questa maggioranza e pure a quelli di opposizione del consiglio comunale. Lo faccio perché non è normale che esca un articolo di giornale il 26 novembre dove viene riportato che le maestranze del comune vengano utilizzate per un gazebo di Forza Italia, si apre un caso politico e il Pd e altre persone dell'opposizione non abbiano sollevato il caso. In questi ultimi dieci giorni devo dire che in tanti ci siamo chiesti perché non l'hanno fatto. Se di fronte a un fatto di questa gravità, la politica preferisce ritenerlo ininfluente, potremo ancora meglio comprendere perché in futuro, quando ci saranno le elezioni, avremo candidati votati esclusivamente dalle loro famiglie".

Carlo Alessi, Elisa Colli