I Sindaci del Comprensorio Intemelio scendono compatti in difesa dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera, del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Borea di Sanremo e del metodo elettivo per la nomina del Presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto Socio Sanitario. Lo fanno attraverso un documento ufficiale sottoscritto da 18 primi cittadini del Ponente ligure, con il quale chiedono anche ai candidati Consiglieri Provinciali del distretto di assumere una posizione netta e pubblica a tutela della sanità territoriale.
Il documento nasce in seguito alle dichiarazioni rilasciate durante una recente visita istituzionale dal Presidente della Provincia Claudio Scajola, che ha richiamato l’attenzione sulle criticità della sanità regionale, sottolineando come l’eventuale presenza di “doppioni” nelle strutture ospedaliere dovrebbe portare a una razionalizzazione, e come il mantenimento del Saint Charles con gli stessi fondi del passato, senza nuovi investimenti, potrebbe rendere insostenibile l’intero sistema.
Una lettura che i Sindaci respingono con fermezza.
«L’Ospedale Saint Charles non è un doppione né una struttura marginale, ma rappresenta un pilastro fondamentale per l’equilibrio complessivo dell’assistenza sanitaria nel Ponente ligure», si legge nel documento. Secondo gli amministratori, senza il presidio di Bordighera l’intero sistema sanitario provinciale rischierebbe il collasso, soprattutto considerando che gli ospedali di Sanremo e Imperia non sarebbero oggi in grado di garantire autonomamente tutti i servizi essenziali, né nei reparti né nei Pronto Soccorso.
Viene inoltre evidenziato come la chiusura o il depotenziamento del Saint Charles aggraverebbe criticità già evidenti, con ripercussioni dirette e pesanti sulla qualità della vita dei cittadini. Una posizione rafforzata dalle caratteristiche peculiari del territorio: forte vocazione turistica, prossimità al confine francese, flussi transfrontalieri e grandi variazioni stagionali della popolazione. Tutti fattori che rendono indispensabile un presidio ospedaliero pienamente operativo.
In questo contesto, i Sindaci accolgono positivamente l’intervento di Regione Liguria, che ha già previsto risorse aggiuntive per Pronto Soccorso e terapia intensiva, ma ribadiscono che serve un impegno strutturale di lungo periodo.
Accanto alla difesa del Saint Charles, il documento affronta anche il tema della rete ospedaliera provinciale. Gli amministratori dichiarano la disponibilità a ragionare su accorpamenti di reparti quando necessario per ragioni di efficienza, indicando in particolare la concentrazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia nel plesso di Sanremo, individuato come struttura baricentrica per la tutela della vita dei nascituri e delle madri.
«La vita viene prima di ogni logica partitica o spartitoria», sottolineano i Sindaci.
Terzo punto centrale del documento è la netta opposizione alla modifica normativa proposta dal CAL della Liguria, che prevede di superare il metodo elettivo nella scelta del Presidente della Conferenza dei Sindaci. Gli amministratori chiedono il mantenimento dell’elezione democratica, ritenuta garanzia di autonomia e rappresentatività.
Pur riconoscendo che la Provincia non ha competenze dirette in ambito sanitario, i Sindaci e i futuri Consiglieri Provinciali si assumono un impegno politico formale davanti ai cittadini:
- sostenere in ogni sede il mantenimento e il potenziamento del Saint Charles,
- rafforzare l’intera rete ospedaliera provinciale,
- difendere il principio democratico nella governance sanitaria.
Il documento è stato sottoscritto da: Andrea Molinari (Airole), Silvano Pisano (Apricale), Vittorio Ingenito (Bordighera), Davide Gibelli (Camporosso), Gian Stefano Oddera (Castel Vittorio), Fulvio Gazzola (Dolceacqua), Andrea Lombardi (Isolabona), Adriano Biancheri (Olivetta San Michele), Daniele Cimiotti (Ospedaletti), Francesco Guglielmi (Perinaldo), Roberto Trutalli (Pigna), Claudio Basso (Rocchetta Nervina), Simone Rotolo (San Biagio della Cima), Pasquale Ragni (Seborga), Antonio Fimmanò (Soldano), Fabio Perri (Vallecrosia), Alessandro Lantero (Vallebona) e Flavio Di Muro (Ventimiglia).
Ora la palla passa ai candidati Consiglieri Provinciali dell’Intemelio, chiamati a scegliere se sottoscrivere l’appello e assumersi una chiara responsabilità politica sulla difesa della sanità del territorio.





