Cronaca - 02 dicembre 2025, 13:18

Presunto sistema criminale per frodi fiscali: inchiesta della Guardia di Finanza che tocca anche il Casinò di Saint Vincent

Tra gli indagati figura infatti un funzionario del casinò, sospettato di aver favorito il cambio di denaro simulando vincite artificiose

Presunto sistema criminale per frodi fiscali: inchiesta della Guardia di Finanza che tocca anche il Casinò di Saint Vincent

Una vasta operazione contro i reati economico-finanziari è stata condotta nelle ultime ore dalla Guardia di Finanza di Aosta su mandato della Procura della Repubblica. Al centro dell’inchiesta un presunto sistema criminale composto da 33 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, riciclaggio, frodi fiscali, utilizzo di fatture false, ricettazione e corruzione. Per l’esecuzione dei provvedimenti sono stati mobilitati oltre 150 militari, impegnati in controlli e perquisizioni distribuiti su undici regioni italiane: dalla Valle d’Aosta al Piemonte, dalla Lombardia alla Sicilia, coinvolgendo anche Toscana, Molise, Calabria, Liguria, Puglia, Campania e Lazio. L’operazione punta al sequestro di risorse finanziarie, beni mobili e immobili per un valore complessivo superiore ai 5 milioni di euro, ritenuti provento delle attività illecite.

Le indagini, coordinate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, si basano su un lungo lavoro investigativo che ha compreso intercettazioni, controlli bancari e perquisizioni. Secondo gli inquirenti, sarebbe emerso un articolato meccanismo di frode fiscale fondato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Solo nel biennio 2023-2024 il volume delle false fatturazioni supererebbe i 3 milioni di euro. Il presunto sodalizio avrebbe utilizzato questo sistema per ottenere indebiti benefici fiscali e sottrarre liquidità alle imprese coinvolte. Parte del denaro, una volta trasformato in contanti, sarebbe stato reimpiegato attraverso la casa da gioco di Saint-Vincent, con il possibile coinvolgimento di due dipendenti infedeli che avrebbero agevolato le operazioni di riciclaggio.

Tra gli indagati figura infatti un funzionario del casinò, sospettato di aver favorito il cambio di denaro simulando vincite artificiose in cambio di pagamenti illeciti, contribuendo così a mascherare l’origine delle somme. L’inchiesta resta aperta e nelle prossime settimane sono attesi nuovi sviluppi, con ulteriori approfondimenti sui flussi finanziari e sulle responsabilità dei soggetti coinvolti.

La Casino de la Vallée si è messa a disposizione delle autorità investigative e ha offerto la più ampia collaborazione con il prioritario interesse di accertare ogni elemento che possa avere rilevanza ai fini dell’indagine. La società si riserva ovviamente di agire legalmente verso chi ha operato nei confronti della società in modo fraudolento o sleale al fine di ottenere i conseguenti risarcimenti economici e morali. La stessa società conferma altresì di aver agito sempre in ottemperanza alle normative esistenti in materia di prevenzione del riciclaggio come dimostrato dalle ispezioni, osservazioni e verifiche fatte in questi anni da parte degli organi di controllo interni ed esterni all’azienda. La società si pone pertanto al fianco delle istituzioni e delle forze dell'ordine nel contrasto alle attività illecite che hanno portato a questa indagine e aderisce con un forte impegno operativo e morale agli obiettivi dell’inchiesta con grande rispetto per le persone coinvolte, ma con altrettanto netta repulsione per i fatti indagati.

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