Sanremo potrebbe tornare a illuminarsi non solo per la musica, ma anche per la memoria. Nel periodo del Festival, quando la città ligure diventa ogni anno il cuore pulsante della televisione italiana, potrebbe arrivare un nuovo appuntamento destinato a lasciare un segno: una grande serata omaggio a Pippo Baudo, il Maestro che più di tutti ha contribuito a modellare il linguaggio del piccolo schermo.
La possibilità di ospitare l’evento al Teatro Ariston conferirebbe all’iniziativa un valore speciale. Quel palcoscenico – simbolo assoluto della storia musicale e televisiva italiana – fu per Baudo un luogo familiare, quasi una seconda casa, che lo vide protagonista di edizioni memorabili del Festival. Se la Rai scegliesse davvero l’Ariston, Sanremo aggiungerebbe un’altra pagina significativa alla sua lunga amicizia con il conduttore siciliano: non soltanto la città del Festival, ma anche quella che continua a custodirne la memoria.
L’idea sarebbe quella di costruire una serata corale, in cui il mondo della tv di oggi possa incontrare l’eredità di chi l’ha resa grande. Non solo ricordi, ma un vero spettacolo: musica, ospiti, aneddoti, contributi d’archivio e soprattutto presenze importanti. A partire da Rosario Fiorello, amico fraterno e collega di Baudo, che potrebbe guidare l’intera celebrazione con il suo stile inconfondibile. A lui si affiancherebbero figure storiche come Renzo Arbore e i volti che rappresentano oggi la nuova televisione italiana, in un abbraccio ideale tra generazioni.
L’evento, qualora confermato, avrebbe tutte le caratteristiche per trasformarsi in una serata “inter rete”, aperta alla partecipazione non solo di Rai, ma anche degli altri network. Un gesto che rispecchierebbe perfettamente lo spirito inclusivo di Baudo, capace come pochi di riconoscere e valorizzare il talento ovunque si trovasse. Per Sanremo, già proiettata verso un calendario sempre più ricco e prestigioso, sarebbe un ulteriore tassello verso la costruzione di un’identità culturale che va oltre il Festival: la città non solo come capitale della canzone, ma anche come teatro privilegiato per celebrare i grandi della nostra televisione.
Una serata per ricordare Pippo Baudo, certo. Ma anche un’occasione per ribadire quanto il suo lascito continui a essere vivo. E quale luogo migliore dell’Ariston per farlo?





