Politica - 21 novembre 2025, 18:55

Sanremo avvia i nuovi bandi per le spiagge: il DocFap introduce accessi pubblici e lavori obbligatori

Lo studio preliminare definisce interventi, adeguamenti e criteri per le future gare, da chiudere entro il 2026

Sanremo avvia i nuovi bandi per le spiagge: il DocFap introduce accessi pubblici e lavori obbligatori

Dopo aver affidato a un esperto l’incarico per avviare le gare relative ai banchi e alle bancarelle dei mercati cittadini, il Comune si sta ora preparando a fare lo stesso per le concessioni delle spiagge private. Durante la riunione di maggioranza di ieri, l’assessora al Demanio Lucia Artusi ha illustrato il “DocFap”, il documento che costituirà la base dei futuri bandi da concludere entro la fine del 2026, data di scadenza delle attuali concessioni.

Il progetto preliminare, commissionato alla società Hydea di Firenze, riguarda quattro aree contigue del demanio marittimo, in sostanza la fascia costiera che da Pian di Poma arriva fino a piazzale Dapporto. Lo studio, elaborato secondo il nuovo PUD (Piano urbanistico comunale), prevede l’adeguamento delle strutture alla normativa vigente, la realizzazione di accessi pubblici alla battigia, interventi di ristrutturazione e ammodernamento: tutte opere che saranno poste come oneri a carico dei futuri aggiudicatari. La riunione era programmata da tempo, ma il tema è tornato d’attualità anche per effetto dell’intervento del presidente della Provincia Claudio Scajola, che nel consiglio provinciale di ieri ha richiamato i Comuni imperiesi ancora in ritardo nell’applicazione della direttiva Bolkestein, invitandoli a mettersi al passo e a collaborare, seguendo l’esempio di Imperia, prima realtà ad avviare le gare.

Sanremo ha prorogato le attuali concessioni fino al 31 dicembre 2026, così da avere il tempo necessario per predisporre i bandi che verranno assegnati dopo la prossima estate. Il progetto include anche lo spostamento degli accessi oggi situati presso le foci dei torrenti, la rimozione delle barriere che ostacolano il passaggio sulla spiaggia, la riqualificazione degli stabilimenti e la gestione delle acque meteoriche e reflue. Tutta la documentazione sarà allegata ai bandi, e chi concorrerà dovrà farsi carico di una parte dei lavori previsti. In cambio, la durata della concessione potrà essere estesa dai sei anni standard fino a un massimo di venti.

Il “DocFap” non è stato ancora approvato, ma proseguirà il suo iter negli uffici competenti prima di arrivare in giunta. Nel frattempo, i gestori degli stabilimenti con irregolarità o abusi edilizi dovranno sanare le situazioni pendenti o procedere alle demolizioni richieste, altrimenti non potranno partecipare alle gare.

Carlo Alessi

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