Politica - 20 novembre 2025, 18:06

Mentone, la destra si lacera: il sostegno ufficiale dei Repubblicani a Louis Sarkozy scatena la rivolta di Sandra Paire

La corsa verso il municipio di Mentone sarà una delle più combattute e imprevedibili

Mentone, la destra si lacera: il sostegno ufficiale dei Repubblicani a Louis Sarkozy scatena la rivolta di Sandra Paire

Il clima politico a Mentone si infiamma a pochi mesi dalle elezioni comunali. Il Comitato nazionale per le nomine dei Repubblicani (LR) ha ufficializzato il proprio sostegno a Louis Sarkozy, provocando la furiosa reazione della consigliera comunale di opposizione Sandra Paire, che in un video diffuso sui social ha strappato la tessera del partito annunciando la sua candidatura indipendente. Una frattura che preannuncia una battaglia fratricida nella destra locale, sullo sfondo di un delicato caso giudiziario.

Martedì scorso i Repubblicani hanno confermato ciò che già circolava nelle voci di corridoio: l’appoggio va a Louis Sarkozy, figlio dell’ex presidente della Repubblica, arrivato a Mentone come candidato “anticonformista” e presentato dal partito come il più credibile argine al Rassemblement National. Sarkozy, però, non è iscritto ai LR e non intende diventarlo, almeno per ora. "Il motivo – spiega – è pratico oltre che politico: in quanto commentatore televisivo e radiofonico per LCI e RMC, un’eventuale affiliazione formale obbligherebbe ARCOM a considerare le sue apparizioni come tempo di parola per i Repubblicani, minacciando il suo lavoro nei media. Voglio restare un candidato indipendente - ribadisce -  pur riconoscendo che il sostegno LR potrebbe trasformarsi in un’adesione futura".

La scelta del partito ha suscitato l’ira di Sandra Paire, storica esponente della destra locale ed ex primo vicesindaco sotto Jean-Claude Guibal. In un video pubblicato mercoledì, la candidata ha strappato la sua tessera LR denunciando un “sistema” dominato da accordi interni e logiche di carriera: "Straccio la mia tessera per dire basta ai tecnocrati ed ai giochi di palazzo”. Nonostante lo strappo, Paire mantiene la sua candidatura. Ma su di lei incombe una minaccia pesante: il 24 novembre la Corte d’Appello di Aix-en-Provence deciderà sul presunto conflitto di interessi che la riguarda. La giustizia la accusa di aver partecipato, anche indirettamente, all’assegnazione di due sussidi per un totale di 115.000 euro all’associazione da lei presieduta. Se condannata secondo le richieste dell’accusa, rischia tre mesi con sospensione e due anni di interdizione dai pubblici uffici – misura che la renderebbe immediatamente ineleggibile. Paire respinge ogni accusa e continua la sua campagna ignorando gli appelli all’unità del presidente regionale Renaud Muselier.

A complicare ulteriormente lo scenario c’è un terzo candidato della destra: Florent Champion, ex vicesindaco del sindaco uscente Yves Juhel. Dimessosi a settembre insieme a una decina di eletti per formare un nuovo gruppo in Consiglio comunale, Champion denuncia quello che considera un favoritismo ingiustificato da parte dei Repubblicani. “Chiedono di sostenere un candidato che non conosce il territorio e non è nemmeno iscritto al partito, mettendo da parte chi lavora sul campo da anni”, afferma. Pur essendo anche lui membro LR, non intende imitare il gesto plateale di Paire e resta in corsa.

La frammentazione della destra rischia di favorire la deputata RN Alexandra Masson, molto radicata nel territorio e in crescita nei sondaggi della circoscrizione. Mentone, una città strategica sul piano politico e simbolico, diventa così terreno di scontro interno ai LR: da un lato un candidato sostenuto dal partito ma percepito come esterno, dall’altro figure radicate localmente che rifiutano di farsi da parte. In attesa della sentenza su Sandra Paire e dell’evoluzione delle campagne, una cosa appare certa: la corsa verso il municipio di Mentone sarà una delle più combattute e imprevedibili.

Carlo Alessi

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