Triora è un luogo che conosce il peso del pregiudizio e dell’ingiustizia. Tra il 1587 e il 1589 il borgo visse una delle pagine più buie della sua storia, quando decine di donne furono accusate di stregoneria, imprigionate e torturate.
Oggi Triora sceglie di trasformare quella memoria in coscienza collettiva e di farsi simbolo di riscatto: una comunità che non accetta la violenza, che difende i diritti e che riconosce nel rispetto reciproco il proprio fondamento civile.
Il Comune di Triora ripudia con fermezza ogni forma di violenza contro le donne. Attraverso iniziative di sensibilizzazione in linea con le azioni promosse dalla Regione Liguria, l’Amministrazione si impegna a diffondere la cultura della parità, dell’ascolto e della prevenzione. Il messaggio è inequivocabile: chi non condivide questa posizione non è benvenuto sul nostro territorio. Triora si afferma come spazio sicuro, accogliente e solidale, dove il rispetto e la dignità delle persone sono principi non negoziabili.
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 Novembre a Triora sarà un manifesto di comunità: unire le case, i cuori e le generazioni in un filo continuo di rispetto. Dove un tempo c’era paura, oggi ci sono voce, colore e presenza. Triora non dimentica, ma si rialza.
Un filo rosso tra le case
Cuore pulsante della giornata sarà l’installazione collettiva “Un filo rosso tra le case”, realizzata nei giorni precedenti al 25 novembre. Un lungo nastro rosso unirà la Cabotina, il Museo di Triora e la Piazza del Castello, in un percorso che lega simbolicamente i luoghi del passato e del presente. Il filo, passato di mano in mano tra le famiglie, gli studenti e le associazioni, diventerà segno visibile di una comunità che si riconosce parte di un’unica responsabilità: vegliare, proteggere, educare.
La posa del nastro sarà accompagnata da azioni partecipative, coordinate dal Comune e dal Centro Antiviolenza:
- coinvolgimento delle scuole di Triora e di Badalucco, con laboratori e momenti di
riflessione sui temi del rispetto, del linguaggio e delle relazioni; - incontri pubblici e materiali informativi curati dal Centro Antiviolenza;
- coinvolgimento dei residenti e delle attività del borgo, che potranno aderire ospitando
un tratto del nastro sulle proprie case.
La panchina rossa
Il percorso del nastro culminerà nella Piazza del Castello, dove sarà collocata la nuova panchina rossa. Sarà il luogo della memoria e dell’impegno permanente, affidato alla cura della comunità. Durante la cerimonia, i bambini delle scuole, vestiti di rosso, lasceranno le impronte bianche delle mani sulla panchina come gesto di protezione e speranza. Un atto semplice e potente che ci insegna che le mani non sono fatte per condannare e offendere ma per proteggere e rispettare.
Evento di inaugurazione – 25 novembre 2025, ore 10.00, Piazza del Castello
La mattinata si aprirà con i saluti istituzionali del Comune di Triora e delle autorità presenti, seguiti dagli interventi del Centro Antiviolenza e dell’Avvocata Marta Vaccara, che offrirà una riflessione su “Giustizia e violenza di genere: dal riconoscimento alla tutela effettiva”.
Seguirà la presentazione dell’opera artistica e del progetto “Un filo rosso tra le case”, con il racconto collettivo del lavoro svolto nei giorni precedenti.
Infine, l’inaugurazione della panchina rossa, accompagnata dall’intervento delle bambine e bambini delle scuole di Triora e di Badalucco segnerà il momento più intenso e condiviso della giornata.
Partner
- Comune di Triora – promotore e coordinatore dell’iniziativa
- Istituto Comprensivo di Taggia – Valle Argentina laboratori e attività educative
- Centro Antiviolenza provinciale – incontri di sensibilizzazione e supporto
- Museo di Triora e associazioni locali – supporto logistico e culturale
- Kairos – accompagnamento sociale PNRR
- Bottega di Valle – foresteria civica per ospitalità artista
- Cittadinanza – partecipazione diretta alla posa del nastro e cura dei luoghi.





