"Gli interventi sulle gallerie Balzi Rossi e Dogana, classificati come prioritari per la sicurezza di migliaia di frontalieri e cittadini, risultano tuttora in sospeso. Sono invece iniziati i lavori sul piazzale finalizzati a creare anche dei parcheggi, di cui beneficerà in primis l’attività commerciale frontistante.
I cantieri sulle gallerie dapprima di 4 mesi sono attualmente previsti su un arco temporale di 12 mesi, con un budget che da maggio 2025 é salito a 9 milioni di euro, senza dettagli pubblici sulla destinazione dei fondi. Ora si aggiunge il permesso di costruire in deroga, rilasciato dal Comune il 31 ottobre 2025 alla Società EMEA S.r.l. per l’ampliamento dell’attività di frontiera, che comporta obblighi specifici:
• i cantieri pubblici devono rispettare la proprietà privata e le opere già autorizzate;
• eventuali interventi sulle stesse aree o adiacenti devono essere coordinati con il privato, conformemente ai vincoli ventennali, alle prescrizioni igienico-sanitarie, alle norme di smaltimento acque e ai requisiti di sicurezza dei cantieri.
È lecito quindi domandarsi se la sovrapposizione di cantieri pubblici e privati comporterà incrementi dei costi complessivi, dovuti a misure aggiuntive di sicurezza, gestione della viabilità e organizzazione del cantiere. Questo contesto potrebbe anche giustificare il rinvio degli interventi urgenti sulle gallerie a favore di opere secondarie: non per motivazioni tecniche, ma per garantire la tutela di attività già autorizzate e soggette a termini e vincoli normativi.
In definitiva, la sequenza dei lavori e la gestione dei fondi pubblici paiono raccontare una storia amara: mentre la sicurezza dei cittadini e dei frontalieri viene posticipata, interessi privati già autorizzati dettano tempi e priorità, trasformando un intervento presentato come strategico in un simbolo di inefficienza e di mancanza di trasparenza".
Così in una nota Maria Spinosi, del Movimento 5 Stelle di Ventimiglia





