Cresce la polemica a Ventimiglia dopo la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare le rette dei nidi d’infanzia. Una misura che, secondo il Partito Democratico, rischia di mettere in difficoltà numerose famiglie e di ostacolare l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia.
“La decisione dell’amministrazione – dichiara la capogruppo PD in consiglio comunale Vera Nesci – dimostra che non si crede o si ignora l’importanza dei servizi educativi per i più piccoli. È inutile vantarsi della costruzione di nuovi nidi se poi le rette non permettono ai genitori di mandare i propri figli. Le prime a essere danneggiate saranno le giovani madri, costrette a rinunciare al lavoro per i costi troppo elevati, con buona pace delle politiche di inclusione e di genere di cui dovrebbe occuparsi anche l’assessore Raco”.
Sulla stessa linea anche il segretario del circolo PD di Ventimiglia, Antonio Stivala, che definisce “eccessivamente onerose e insostenibili” le rette che arrivano fino a 780 euro al mese. “Un aumento di questa portata – aggiunge – rischia di compromettere l’equilibrio economico delle famiglie e, nei casi peggiori, di incidere negativamente sulla vita lavorativa dei genitori. L’assessore Raco sostiene che le risorse serviranno per la manutenzione delle strutture, ma questa appare come la soluzione più semplice: mettere ancora una volta le mani nelle tasche delle famiglie. I fondi vanno cercati altrove, senza gravare ulteriormente sui cittadini”.
Il Partito Democratico chiede quindi all’amministrazione di rivedere la decisione e trovare alternative che non penalizzino le famiglie e l’accesso ai servizi essenziali per la crescita dei bambini.





