Eventi - 22 ottobre 2025, 07:14

Quando Rambaldi scrisse al sindaco di Sanremo: così nel 1971 nacque l’idea del Premio Tenco (Foto)

Nel giugno del 1971 Amilcare Rambaldi scriveva al sindaco Pietro Parise per proporre un nuovo festival dedicato ai cantautori: tra le righe di quella lettera, dattiloscritta e visionaria, prendeva forma l’idea di quello che sarebbe diventato il Premio Tenco

“Mi permetto di inviarLe alcune proposte contenute in una breve relazione da me intitolata 1945-1971 per riallacciarmi simbolicamente a quella che, in data 15 novembre 1945, presentai alla Giunta C.L.N. della città e che contemplava l’ideazione e la programmazione del Festival della Canzone”.
Comincia così la lettera che Amilcare Rambaldi, datata 10 giugno 1971, inviò al neoeletto sindaco di Sanremo Pietro Parise, appena subentrato dopo le dimissioni di Pancotti e il breve interim del democristiano Lanza. Un documento straordinario, carico di visione e di amore per la città, in cui Rambaldi – già riconosciuto come uno dei padri del Festival di Sanremo – tracciava le linee per una nuova manifestazione musicale, capace di unire l’impegno alla poesia, la canzone d’autore al valore della parola. Quello che pochi anni più tardi sarebbe diventato il Premio Tenco.

La visione di un “Sanremo migliore”. “Non sappiamo quali potranno essere gli sviluppi e le conseguenze della proposta fatta da alcuni parlamentari per disciplinare e modernizzare le manifestazioni di musica leggera – scriveva Rambaldi – ma è doveroso pensare, fin d’ora, a ciò che si potrebbe fare per evitare che la nostra prestigiosa manifestazione venga annullata o svuotata di significato”. La sua idea era chiara: mantenere la tradizione del Festival, ma affiancarle un nuovo spazio dedicato alla canzone d’autore. Due eventi distinti, da tenersi in momenti diversi dell’anno: il Festival della Canzone – Premio Sanremo, riservato ai nomi affermati, e il Festival della Canzone – Premio Tenco, pensato per i cosiddetti “cantautori”, autori della musica e del testo, italiani e stranieri. “Il Premio Tenco – scriveva – dovrà essere una manifestazione a carattere più impegnato e di più alto livello artistico, riservata ai cantautori. Si svolgerà in una serata unica al Teatro Ariston, con doppia esecuzione cantata: la prima da parte dell’autore, la seconda da un interprete di chiara fama nazionale o internazionale.”

Omaggio a Luigi Tenco e a una musica più consapevole. Rambaldi aveva anche immaginato la forma del riconoscimento: “La prima edizione vedrà la consegna del Premio alla memoria di Luigi Tenco e a Ornella Vanoni, quale sensibile interprete delle sue canzoni.” La sigla musicale, scriveva, sarebbe dovuta essere “Lontano, lontano”.
Parole che oggi, a più di cinquant’anni di distanza, suonano come un atto fondativo. Dietro quelle righe c’era la convinzione che la musica potesse essere anche racconto, cultura, impegno civile. “Il Premio Tenco – annotava – non avrà carattere competitivo immediato, perché più facile ottenere l’adesione di grandi nomi italiani e stranieri, cantautori che interpretano se stessi.”

L’Orchestra del Festival e il sogno di una Sanremo capitale della musica. Non mancavano nella relazione anche proposte di straordinaria lungimiranza. Rambaldi auspicava la nascita di un’“Orchestra del Festival”, stabile, formata da orchestrali della Sinfonica cittadina: “Dovrebbe avere carattere permanente ed effettuare concerti di musica leggera alternati a quelli sinfonici. Sarebbe il segno che Sanremo aspira davvero a divenire la capitale della musica leggera.” E ancora: un “Festival Boulevard”, sul modello di Hollywood, dove ogni anno i nomi dei vincitori sarebbero stati incisi su formelle in ceramica lungo la passeggiata a mare. Una Walk of Fame ante litteram, pensata per celebrare Modugno, Nilla Pizzi, Cinquetti e tutti coloro che avevano fatto la storia della canzone italiana.

Dalle parole ai fatti. Quelle idee, vergate a macchina e firmate con l’inconfondibile calligrafia di Rambaldi, sono oggi un frammento prezioso della memoria culturale della città. A distanza di più di mezzo secolo, il Premio Tenco continua a incarnare quello spirito: un luogo di incontro, libertà e confronto, dove la canzone d’autore si fa racconto del Paese. Proprio oggi, a Sanremo, prende il via l’edizione 2025 del Premio Tenco, con i primi appuntamenti alla vigilia della tradizionale serata inaugurale di domani. Tra gli eventi in programma, anche la presentazione del volume “Amilcare Rambaldi. Dal Festival al Premio Tenco” di Luciano Barbieri, un omaggio a quell’uomo visionario che nel 1971 scriveva al sindaco Parise, convinto che “la musica potesse essere cultura, non solo intrattenimento”.

Andrea Musacchio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU