Si è acceso il confronto nell’ultimo Consiglio comunale di Ospedaletti sulla sorte della caserma dei Carabinieri, attualmente ospitata nell’immobile comunale del “Piccadilly”. Al centro del dibattito la mozione presentata dal gruppo Ospedaletti Insieme (consiglieri Valentina Lugarà, Maurizio Taggiasco e Alessandro Goso), poi bocciata, che chiedeva all’amministrazione di impegnarsi formalmente a non procedere con la vendita o la destinazione a usi diversi dell’edificio fino a quando non sarà individuata e realizzata una nuova sede, concordata con l’Arma e approvata dagli organi competenti.
“La priorità è non correre il rischio di perdere i carabinieri in paese – ha detto in aula Valentina Lugarà –. Abbiamo già perso tre o quattro anni dietro ipotesi mai concretizzate. Non possiamo permetterci di vendere l’immobile e poi pensare a una sistemazione provvisoria: servono certezze e una soluzione definitiva”.
La maggioranza, guidata dal sindaco Daniele Cimiotti, ha ribattuto sottolineando i costi e le difficoltà legate al mantenimento del Piccadilly. “Quel fabbricato non ha un problema, ne ha mille – ha spiegato Cimiotti –. Costa circa 200mila euro l’anno, mentre l’Arma versa un affitto di appena 3mila euro. Tentare di valorizzare il Piccadilly è assurdo: rimane un rottame. La soluzione migliore è avere una caserma nuova. Abbiamo proposto varie alternative, compreso il terreno comunale gratuito o l’area di via Pio VII che era stata approvata anche dal prefetto Romeo. Se venderemo l’edificio, lo faremo per avere i soldi necessari a costruire la nuova caserma. Noi i carabinieri li abbiamo sempre difesi e continueremo a farlo”.
Un tema che, però, resta divisivo. “Il rischio che i carabinieri lascino Ospedaletti è concreto – ha ribadito Lugarà –. Tutti riconosciamo quanto sia fondamentale la loro presenza sul territorio, ma bisogna passare dalle parole ai fatti. Non possiamo temporeggiare ancora”.
Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere Roberto Rodriguez, che ha richiamato l’attenzione sull’atteggiamento dell’Arma: “L’amministrazione ha messo a disposizione più ipotesi, compresa l’area Telecom. In quelle zone si può costruire, serve solo un approfondimento geologico. Ma la scelta spetta ai carabinieri: devono dirci chiaramente se accettano o meno quelle soluzioni. Senza una loro decisione, non possiamo andare avanti”.
Ancora più netta la consigliera Daniela Gozzi, che ha sollevato un dubbio di fondo: “Le risposte dell’Arma sono state spesso ambigue. Non vorrei che a monte ci fosse la volontà, a livello nazionale, di dismettere alcune caserme, compresa quella di Ospedaletti. Per questo è necessario un chiarimento definitivo”.
Il tema resta dunque aperto: da un lato l’opposizione che chiede garanzie immediate per il mantenimento del presidio, dall’altro la maggioranza che punta su una nuova costruzione e considera il Piccadilly un edificio troppo oneroso da mantenere. In mezzo, l’incertezza sulle scelte future dei Carabinieri, che ancora non hanno dato una risposta definitiva sulle possibili aree individuate.





