A Sanremo cresce la preoccupazione per i casi di microcriminalità e degrado che, secondo commercianti e residenti, hanno reso la città “irriconoscibile”. Tra sfiducia e richieste di interventi più incisivi, si fa strada l’ipotesi di organizzare vere e proprie passeggiate per la legalità, sul modello di quanto già avvenuto in grandi città come Roma e Milano.
Lontano dall’immagine di ronde improvvisate, l’obiettivo dei promotori sarebbe quello di riappropriarsi simbolicamente delle strade e delle piazze, restituendo sicurezza e serenità a chi vive e lavora nel centro cittadino. Non un sostituirsi alle forze dell’ordine, ma un affiancarle, segnalando episodi e situazioni critiche, contribuendo così a ridurre la percezione di abbandono.
Molti commercianti parlano apertamente di un “miracolo” come unica via per invertire la rotta, vista l’escalation degli ultimi mesi. Dalla vendita illegale di alcolici in alcune zone fino alle segnalazioni di spaccio e degrado notturno, i problemi denunciati si concentrano soprattutto nelle aree di via Corradi, via Martiri e piazza San Siro, mentre su piazza Colombo le opinioni restano divise tra chi denuncia nuove criticità e chi nota segnali di miglioramento.
Il messaggio lanciato è chiaro: se non arriverà un intervento deciso, i cittadini scenderanno in strada per presidiare i luoghi più delicati della città, trasformando il malcontento in azione collettiva. “Non andiamo a cercare guai – spiega Maurizio Pinto, presidente Associazione per le imprese di Sanremo – ma vogliamo aiutare l’amministrazione e le forze dell’ordine a riportare legalità, rioccupando gli spazi oggi lasciati alla delinquenza”.
La sfida ora passa dalle parole ai fatti. Dopo settimane di denunce e confronti pubblici, l’ipotesi delle “passeggiate per la legalità” apre un fronte concreto: nelle prossime settimane si capirà se resterà solo un annuncio simbolico o se i cittadini di Sanremo saranno davvero pronti a presidiare le strade accanto alle forze dell’ordine.





