Nuova tappa del processo a carico di Osvaldo Possamai, imprenditore ed ex assessore della giunta Olivo a Bordighera, accusato di autoriciclaggio e appropriazione indebita. Questa mattina in aula è stato ascoltato un luogotenente della Guardia di Finanza, chiamato a ricostruire le verifiche effettuate dopo la denuncia presentata dal fratello dell’imputato, Luciano, che aveva segnalato operazioni ritenute anomale sui conti delle società di famiglia.
L’attenzione si è concentrata in particolare sul 4 giugno 2023, quando Possamai avrebbe prelevato 20mila euro in contanti da un conto aziendale non più operativo, per poi riversare la stessa cifra sul proprio conto personale cointestato con la moglie. Nella stessa giornata, da quel conto sarebbero stati disposti 18.900 euro di bonifico al tribunale di Imperia per l’acquisto di un immobile all’asta, ex sede di una delle società dei Possamai, aggiudicato alla consorte dell’imputato.
In aula il teste, oggi in congedo, ha ricordato con difficoltà i dettagli dell’operazione; per questo il pubblico ministero Salvatore Salemi ha depositato le annotazioni della Finanza che certificano gli accertamenti, comprese le verifiche interne all’ufficio postale per confermare la presenza di Possamai al momento del prelievo.
Il processo si svolge davanti al collegio presieduto dal giudice Carlo Alberto Indellicati, con Marta Bossi ed Eleonora Billeri a latere. Il calendario è già fissato: il 9 ottobre saranno sentiti gli ultimi testimoni dell’accusa, il 16 ottobre toccherà alla moglie di Possamai e allo stesso imputato, il 6 novembre alla difesa guidata dall’avvocato Marco Bosio. La discussione è attesa il 4 dicembre, seguita dalla sentenza.





