Politica - 06 settembre 2025, 20:00

Federazione civica con Ventimiglia nel cuore: "La città è sempre più insicura"

"La città merita di essere difesa e rispettata", dicono l'ex consigliera Tiziana Panetta e il consigliere comunale di minoranza Nico Martinetto

Federazione civica con Ventimiglia nel cuore: "La città è sempre più insicura"

"L’ennesimo episodio, un incendio nell’accampamento abusivo, ha fatto infuriare il Sindaco che, ancora una volta, ha lanciato l’ennesimo proclama: tolleranza zero, sgombero immediato, contatti con il nuovo Prefetto: in realtà è pacifico che il Prefetto e le forze dell’ordine, nonostante le difficoltà, continuano a presidiare il territorio con serietà e impegno. Il problema, semmai, è che il Sindaco e l’amministrazione devono avere una visione politica precisa, non inutili e dispendiosi interventi per tamponare  e passare ai fatti". Così Tiziana Panetta, segretaria politica di Federazione civica con Ventimiglia nel cuore commenta le dichiarazioni del sindaco Flavio Di Muro in seguito all'ennesimo incendio verificatosi in un accampamento abusivo di migranti.

"Per i proclami e le promesse è andata bene in campagna elettorale" - sottolinea  Panetta - "Infatti, il Sindaco è stato eletto e governa, ma non è più sufficiente. Non si può continuare a blindare tutto con chiusure e inferriate; non si possono spendere somme per sgomberi di accampamenti che, puntualmente ritroviamo pochi metri più avanti. L’insicurezza, ormai non più solo il 'senso di insicurezza', è evidente, è un dato di fatto. Nell’ultimo periodo, abbiamo assistito inerti non solo a degrado e violenza ma a veri e propri episodi criminali. La città ha cambiato volto ma in negativo: aggressioni, furti, violenze, incendi, campeggi improvvisati, violenze sessuali in pieno centro; spaccio nei giardini pubblici, rapine a mano armate, purtroppo, l’elenco è lungo e il risultato è che la città è sempre più insicura e abbandonata a se stessa, con soggetti che stanno diventando i nuovi titolari del territorio".

"Ciò che fa infuriare è proprio il Sindaco che si infuria che, ancora una volta, si limita a dire 'tolleranza zero': ma cosa significa? In oltre due anni e mezzo di amministrazione il motto 'torna sicura Ventimiglia' è rimasto solo nel programma elettorale, perché Ventimiglia è, purtroppo, ancora più insicura e ancora meno vivibile. Il Sindaco sicuramente avrà già preso atto del proprio fallimento ma è difficile da ammettere, soprattutto quando si è impostato il proprio impegno su questo argomento, come ha fatto lui, con la sua nota filiera. La città merita di essere vissuta, difesa e rispettata, i cittadini meritano di più".

"In queste settimane, la città ha dovuto confrontarsi con una sequenza di episodi che hanno messo a dura prova la pazienza e intaccato ulteriormente il senso di sicurezza dei cittadini" - interviene il consigliere comunale di minoranza Nico Martinetto commentando la situazione 'sicurezza' in città - "Partendo da azioni criminali considerate minori come aggressioni, furti, violenze, incendi fino ad arrivare ai ben più gravi stupri e rapine a mano armate. Possiamo affermare il catalogo dei reati è completo. Proponiamo al sindaco di lanciare un nuovo motto: 'Ventimiglia una città sempre più (in)sicura'". 

"Non è possibile pensare di blindare tutto, inferiate su ogni apertura, negozi, giardini, lungomare, fiume. Sicuramente il pensiero che porta a queste scelte deve essere: se non si riesce a proteggere la città, la si chiude. L'unico lampo di lucidità dopo mesi di annunci è arrivato con la dichiarazione del sindaco che ha annunciato di rivolgersi al prefetto, come se il Prefetto non sia già ben informato su quanto accada giornalmente a Ventimiglia" - sottolinea Martinetto - "Il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine, nonostante le mille difficoltà, è quello di presidiare il territorio con serietà e impegno, intervenendo prontamente quando richiesto e ovviamente rapportare ai superiori gli eventi accaduti giornalmente. Il problema, invece, è che non possono essere ovunque, se non si aumentano numericamente gli operatori il numero dei reati non può scendere. La riprova è cronaca di ieri: una città che vanta 600 telecamere per la sicurezza dei residenti e tutte le forze di polizia costrette a una caccia all'uomo perché dopo la rapina si è allontanato indisturbato facendo perdere le proprie tracce". 

"La visione politica attuale è fatta di interventi tampone. Quella stessa politica, che in campagna elettorale prometteva ruspe, ordine e sicurezza ha dimenticato quanto promesso ai cittadini" - ricorda Martinetto - "Le uniche ruspe che la città ha visto sono quelle che hanno lavorato due giorni per aprire la barra fociva del Roia, nonostante gli esperti e i tecnici abbiano più volte dichiarato che è inutile farlo, che puntualmente ha nuovamente deviato il suo corso ritornando come prima. L'ordine e la sicurezza anche loro risultano non pervenuti. In tutto questo si è perso di vista il motivo e chi ci ha messo lì a rappresentarli: i cittadini. Quegli stessi cittadini che non chiedono miracoli, chiedono solo che lo stato dimostri di esserci con la sua presenza, che l'amministrazione ascolti le due richieste ma soprattutto che chi ha promesso sia coerente e mantenga l'impegno preso. 'Più sicurezza' non è solo uno slogan, sicurezza sono azioni e scelte coraggiose, responsabilità prese nell'interesse della collettività e non per salvaguardia del proprio mandato futuro".

Elisa Colli

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