Apricale, incantevole borgo dell’entroterra ligure, rinnova ogni anno un appuntamento che è diventato parte integrante della sua identità con la Sagra della Pansarola e dello Zabaione.
Nata nel 1962 e interrotta solo nel biennio 2021-2022 a causa della pandemia, questa manifestazione rappresenta una delle più longeve della regione, profondamente radicata nella cultura locale e spesso coincidente con la festa patronale dell’8 settembre. Lo scorso anno si è celebrata la sessantesima edizione, confermando il valore simbolico e affettivo che l’evento riveste per la comunità.
La pansarola, dolce fritto tipico della tradizione apricalese, è protagonista indiscussa della festa. La sua presenza nella cucina locale è documentata da secoli, tanto che già nell’Ottocento lo scrittore inglese William Scott, nel suo libro “Rock Villages of the Riviera”, ne citava la bontà tra le peculiarità gastronomiche del borgo. La preparazione della pansarola è un rito collettivo che coinvolge in particolare le donne del paese, le quali, nel pomeriggio della seconda domenica di settembre, si dedicano con entusiasmo all’impasto, alla confezione e alla distribuzione del dolce, accogliendo con generosità i numerosi visitatori che affollano la piazza per gustarlo.
La cottura, affidata tradizionalmente agli uomini, avviene in una gigantesca padella posta al centro della piazza, dove viene versato oltre un quintale di olio d’oliva. La gestione di questa fase richiede grande attenzione e abilità, data la quantità e la temperatura dell’olio bollente, e rappresenta un momento spettacolare e suggestivo della sagra.
Negli anni Settanta, il celebre ristorante apricalese “Da Bacì” introdusse un abbinamento che avrebbe segnato la storia della manifestazione: la pansarola servita con lo zabaione. L’idea, nata come proposta domenicale per i clienti del locale, riscosse un successo tale da essere integrata ufficialmente nella sagra negli anni Ottanta. Da allora, le due preparazioni sono diventate inseparabili, tanto che oggi l’evento è conosciuto come la Sagra della Pansarola e dello Zabaione.
Il momento più atteso dai visitatori è proprio la preparazione dello zabaione in diretta, affidata ai volontari apricalesi che nel tempo sono diventati veri maestri nell’arte di montare questa crema calda e profumata. Il suo aroma si diffonde per le vie del borgo, richiamando turisti e appassionati da tutta la regione, desiderosi di vivere un’esperienza autentica fatta di sapori, convivialità e memoria.
La sagra, insieme al teatro estivo e al torneo di pallone elastico, costituisce una delle colonne portanti della vita culturale di Apricale. Non è solo una festa gastronomica, ma un momento di condivisione che rafforza il senso di appartenenza e celebra la bellezza di una tradizione che resiste al tempo, rinnovandosi ogni anno con la stessa passione.





