Non è più tempo di indignarsi solo a posteriori. L’aggressione avvenuta presso il Pronto Soccorso di Imperia, già ampiamente riportata dalla stampa, è solo l’ultima di una lunga serie di episodi che mettono a rischio la sicurezza degli operatori sanitari. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Imperia interviene con fermezza, esprimendo solidarietà ai colleghi coinvolti e chiedendo misure concrete per prevenire e contrastare la violenza nei luoghi di cura.
«Condanniamo con forza quanto accaduto, ma non possiamo limitarci alla condanna. È necessario agire», afferma il presidente dell’Ordine, Severino Borri. «Le aggressioni, spesso verbali e non denunciate, sono diventate una triste routine per chi lavora in prima linea, soprattutto nei reparti di emergenza. Nonostante gli sforzi delle Forze dell’Ordine, della ASL1 e i miglioramenti normativi, le statistiche locali restano allarmanti».
L’OPI di Imperia sottolinea come gli infermieri, pilastri del sistema sanitario, operino in condizioni di forte stress e con risorse limitate. «È inaccettabile che chi si prende cura della salute dei cittadini debba temere per la propria incolumità sul posto di lavoro», si legge nella nota ufficiale. Per questo, l’Ordine ha richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Imperia, con l’obiettivo di affrontare il tema della sicurezza degli operatori sanitari. Ha inoltre rivolto un appello alla ASL1 affinché chiarisca le misure attualmente adottate per proteggere il personale. Un ringraziamento è stato rivolto al Vicepresidente Regionale Alessandro Piana per il suo tempestivo intervento. L’OPI lo invita a seguire con attenzione la vicenda e a promuovere azioni preventive più incisive.
Le proposte avanzate dall’Ordine includono:
- Rafforzamento dei presidi di vigilanza nelle aree ospedaliere più esposte
- Attivazione di percorsi di segnalazione rapida per episodi di aggressione
- Campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sul rispetto verso il personale sanitario
In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, il 12 maggio, l’Ordine ha voluto chiudere con un messaggio di gratitudine: «Grazie a tutte le infermiere e gli infermieri per la dedizione silenziosa, il coraggio nei momenti più duri e il sorriso donato anche nei reparti più difficili. Ogni gesto di cura contribuisce a costruire una società più sana, più giusta, più umana».
Un appello che va oltre la cronaca: è una richiesta di civiltà.





