La prospettiva di una possibile fusione tra Asl 1 e Asl 2 è stata al centro dei lavori della quinta commissione consiliare di Sanremo, riunitasi per affrontare un tema che suscita non poche perplessità.
La posizione emersa è chiara: bene l’innovazione tecnologica e i portali informatici comuni, ma nessun arretramento sui servizi sanitari locali: “Se la questione riguarda l’integrazione dei sistemi digitali nessun problema, siamo anche favorevoli – è stato osservato dal presidente Antonio Cavallero – Ma se l’obiettivo è creare un polo a scapito del Ponente ligure, allora siamo contrari”. Dai documenti, è stato aggiunto, pare che l’intenzione sia quella di migliorare lo scorrimento delle liste d’attesa, scelta positiva, purché venga garantita “l’integrità di entrambi gli enti”.
Il consigliere Marco Cassini del Partito Democratico ha invece criticato il metodo con cui il Comune si è espresso sia sulla fusione tra Asl 1 e Asl 2 sia sulla soppressione delle centrali operative del 118, ricordando come in entrambi i casi non vi sia stata alcuna discussione preventiva in quinta commissione: “Il Comune di Sanremo si è pronunciato senza che la commissione competente fosse convocata – ha dichiarato – Per noi è stata una scelta calata dall’alto”.
Il consigliere Fabrizio Ferlito ha ricordato come un primo passo in direzione dell’accorpamento sia già avvenuto con l’istituzione del Cup unico. “La cosa importante – ha detto – è che si risponda ai bisogni reali dei cittadini. Pensiamo a un anziano che per fare una lastra in tempo debba spostarsi fino a Cairo Montenotte: sarebbe inaccettabile”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Vittorio Toesca, vicepresidente della quinta commissione, che ha richiamato l’attenzione sulla specificità demografica della Liguria: “Siamo la regione più anziana d’Italia. Come si può aiutare una persona fragile proponendo una soluzione in un ospedale lontano? È una falsa soluzione. Ci sono costi di spostamento, permessi da richiedere… alla fine si rischia di spendere meno andando da un privato”.
Un altro problema evidenziato è stato quello della mancanza di personale sanitario, una questione su cui ragionare per interventi.





