Ci sono sold out e sold out. Quello di ieri sera alla Sanremo Summer Symphony resterà negli annali della rassegna: lunghe code ai cancelli nonostante i biglietti esauriti da giorni e la pioggia pomeridiana che aveva fatto temere il peggio, ma che si è rivelata solo uno scherzo del meteo. Tutto ha contribuito a creare un’atmosfera speciale, coronata dall’esibizione di Raphael Gualazzi, capace di incantare il pubblico con la sua voce e il suo pianoforte, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Un concerto che è stato molto più di una semplice esibizione: un viaggio attraverso generi e suggestioni, in cui il jazz, la canzone d’autore e i colori sinfonici si sono intrecciati in un equilibrio perfetto. Sul palco, insieme all’artista marchigiano e ai professori dell’Orchestra, hanno brillato anche due musicisti d’eccezione: Anders Ulrich al contrabbasso e Gianluca Nanni alla batteria, colonne portanti di una serata che ha conquistato ogni spettatore.
Il programma ha alternato brani originali di Gualazzi a celebri rivisitazioni, in un crescendo di emozioni. Da “Vivo il tramonto” e “Malinconia d’averti” fino a “A song for your soul” e “Italia”, passando per l’omaggio verdiano con “Verdi in C” e i successi che hanno fatto esplodere l’entusiasmo del pubblico come “Follia d’amore”, “Fragile” e “Dos Gardenias”.
Un repertorio ampio e variegato, che ha messo in risalto l’anima poliedrica di Gualazzi, capace di muoversi con la stessa intensità tra intimità e spettacolo, delicatezza e virtuosismo.
Alla fine, lunghi applausi e standing ovation hanno suggellato un successo pieno, che ha confermato ancora una volta come la Sanremo Summer Symphony sia diventata un appuntamento di riferimento per la musica dal vivo in Riviera, capace di attrarre grandi nomi e di regalare serate memorabili al suo pubblico.
(Foto Erika Bonazinga)
SU