Attualità - 23 agosto 2025, 12:20

Treni Torino-Ventimiglia, l’odissea dei pendolari: "Bagni fuori uso, aria condizionata scarsa e viaggi in piedi"

“Biglietti sempre più cari, ma il viaggio non è dignitoso”: la denuncia dei pendolari liguri

Treni Torino-Ventimiglia, l’odissea dei pendolari: "Bagni fuori uso, aria condizionata scarsa e viaggi in piedi"

Viaggiare ogni giorno per raggiungere Sanremo o Ventimiglia dovrebbe essere routine, ma per i pendolari della linea ferroviaria Torino-Ventimiglia, nelle ultime settimane, è diventato un percorso a ostacoli.

Per diritto di cronaca va precisato che la tratta è sotto la responsabilità della Regione Piemonte (che si è già attivata con Trenitalia per risolvere i disagi), non della Liguria.

A confermare le difficoltà è l’ultimo reportage di Federica Fulco, del comitato Torino in Movimento, pubblicato sui propri canali social, che ha messo nuovamente in evidenza tutte le criticità di un servizio che, a fronte di biglietti sempre più cari, non riesce a garantire condizioni dignitose di viaggi.

Bagni chiusi o senza acqua, posti tutti occupati e decine di persone costrette a rimanere in piedi tra un vagone e l’altro, comprese persone con disabilità, mamme con bambini piccoli e persino turisti con animali al seguito. “La cosa più grave è la mancanza dell’acqua nei bagni – denuncia Federica Fulco – sia nei lavandini che nello scarico del wc. Il risultato è che su tutto il treno la puzza è insopportabile, a maggior ragione con le alte temperature di agosto”.

Il reportage girato a bordo mostra la realtà del viaggio: vagoni affollati, pendolari accalcati negli spazi di passaggio e aria condizionata scarsa o inesistente. “Quando siamo saliti eravamo già in piedi perché i posti erano finiti – racconta un passeggero – e con noi c’erano anche turisti francesi che hanno dovuto affrontare lo stesso disagio fino a Savona”.

Chi ogni giorno deve raggiungere Sanremo o Ventimiglia per lavoro o studio non nasconde la frustrazione: tempi di percorrenza lunghi, carrozze spesso vecchie e condizioni igieniche precarie si sommano all’aumento del costo dei biglietti e degli abbonamenti. “Non è dignitoso per nessuno – conclude Fulco – i pendolari meritano un servizio all’altezza, non un’odissea quotidiana”.

Una testimonianza che riaccende i riflettori sullo stato della Torino-Ventimiglia, arteria fondamentale non solo per il Ponente ligure ma anche per i collegamenti transfrontalieri, e che pone ancora una volta la questione della qualità del servizio per chi, ogni giorno, sceglie il treno come unico mezzo di spostamento.

Andrea Musacchio

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