Sono settimane complicate per i balneari di Sanremo, alle prese con un luglio segnato da presenze in calo e incassi ridotti rispetto allo stesso periodo del 2024. Se i numeri ufficiali non sono ancora stati diffusi, alcune stime non confermate parlano di una flessione attorno al 30%, alimentando la preoccupazione tra gli operatori del settore.
Il quadro che emerge, comunque, è quello di un mese vissuto in chiaroscuro: tra giornate piene alternate a periodi meno affollati, con stabilimenti che – salvo eccezioni – non hanno mai raggiunto il pieno regime. Diverse le cause individuate dagli addetti ai lavori, che però rimandano a criticità ormai note.
A pesare, in particolare, è stato il divieto di balneazione imposto a inizio stagione su alcuni tratti del litorale matuziano. Una misura temporanea, ma sufficiente, secondo i gestori, a scoraggiare parte del turismo, soprattutto quello dell’ultimo minuto. A questo si aggiungono le difficoltà di collegamento: il percorso da Torino o Milano è spesso reso faticoso dalla presenza di numerosi cantieri, con code e rallentamenti che rischiano di far desistere chi è in cerca di una breve fuga al mare.
Ora però l’attenzione è tutta rivolta al mese di agosto, tradizionalmente il più intenso per il turismo balneare. Le condizioni, questa volta, sembrano più favorevoli: nessun divieto di balneazione in vigore e un traffico autostradale meno penalizzato dall’assenza di lavori nei tratti principali.
Nel frattempo, il flusso di turisti stranieri, in particolare francesi, ha iniziato a farsi sentire già nei primi giorni del mese, garantendo buoni afflussi nei fine settimana. E se in alcuni stabilimenti si notano ancora ombrelloni vuoti, altri registrano già il tutto esaurito, segnale che la stagione non è ancora compromessa.
Con settembre alle porte e un agosto da sfruttare appieno, i balneari sanremesi restano in attesa di un segnale positivo, determinati a recuperare il tempo – e gli incassi – perduti.












