“È stato rilevato un inquietante incremento delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) nella provincia di Imperia, con un aumento di oltre l’11% nei primi sei mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati sono confermati dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, che individua il Ponente ligure come area ad alto rischio per fenomeni di riciclaggio di capitali illeciti”. A segnalare quando emerso della ricerca è Maria Spinosi del Movimento 5 Stelle Intemelio.
“Il mercato immobiliare rappresenta uno dei principali veicoli di riciclaggio – continua Spinosi -, insieme a circuiti opachi di money transfer con destinazioni estere. Il Ponente ligure continua a fare da bancomat della criminalità organizzata e dei capitali oscuri. Il riciclaggio non è solo un reato finanziario, ma una minaccia concreta alla legalità, all’economia locale e alla sicurezza dei cittadini. In questo ambito i Comuni, pur non avendo competenze investigative, possono agire in maniera efficace sul piano urbanistico, amministrativo, tributario e culturale per prevenire e contenere il fenomeno.
Sarebbe opportuno che i Comuni istituissero un coordinamento locale per la legalità economica, coinvolgendo la Prefettura, la Guardia di Finanza, la Camera di Commercio e i professionisti del settore immobiliare. Sarebbe opportuno che i Comuni monitorassero le grandi compravendite immobiliari sospette e segnalassero le anomalie alle autorità competenti. Sarebbe opportuno che i Comuni rafforzassero i controlli sulle licenze commerciali, in particolare nel settore dei money transfer, dei cambi di proprietà sospetti e delle attività a rischio riciclaggio. Sarebbe opportuno che i Comuni pubblicassero in formato open data le principali informazioni su permessi edilizi, varianti urbanistiche, vendite di immobili comunali e società partecipate, per garantire la massima trasparenza. Sarebbe opportuno che i Comuni predisponessero un regolamento comunale per la trasparenza degli investimenti immobiliari e produttivi superiori a determinate soglie.
Il Movimento 5 Stelle ribadisce dunque la necessità di un cambio di passo deciso, con misure concrete per contrastare il cosiddetto ‘effetto lavatrice’ che sta inquinando l’economia del Ponente ligure e minando la fiducia nelle istituzioni. Dove girano soldi sporchi – conclude il comunicato del M5S -, si allontanano i cittadini onesti, gli imprenditori veri e il futuro di un territorio che merita ben altro”.





