In qualità di Presidente Onorario, Gianni Maria Tinelli ha voluto rivolgersi a tutti gli sportivi e amici della società Carlin’s Boys con una riflessione sentita, che abbraccia passato, presente e futuro del club. Le sue parole raccontano non solo la storia di una società calcistica, ma il cuore di una comunità che da decenni trova nel calcio uno spazio di incontro, passione e crescita.
"Una storia che non può essere dimenticata"
"La Carlin’s nasce dal desiderio di ricominciare, di tornare alla normalità dopo gli orrori della guerra. E in quegli anni difficili, il calcio ha saputo diventare simbolo di rinascita. Il presidente onorario lo ricorda con emozione: “La Carlin’s è la nostra famiglia. Nel corso del tempo, tantissimi Sanremesi hanno vissuto momenti indimenticabili tra gite all’estero, partite, dirigenti e campi fangosi. Un’eredità che ha lasciato il segno nella memoria collettiva e che ha contribuito alla crescita di intere generazioni".
"Un Torneo Internazionale, una maglia, un orgoglio Il Torneo Internazionale organizzato dalla Carlin’s Boys ha rappresentato per decenni il fiore all’occhiello della città di Sanremo - ha aggiunto Tinelli - portandone il nome nel mondo e trasformando la maglia neroazzurra in un simbolo di appartenenza e onore. Le sfide attuali e il bisogno di strutture Nonostante l’impegno costante, le difficoltà non mancano, come la carenza di impianti sportivi adeguati, i tempi di allenamento limitati a poche ore settimanali e i rischi per la crescita e il coinvolgimento giovanile La volontà di resistere è forte. Come sottolinea Tinelli, la società si sforza ogni giorno “per i ragazzi che credono in noi”, offrendo loro un ambiente sano dove il calcio possa continuare ad essere un’occasione di gioia. Un legame con il territorio grazie alla collaborazione con la società Sanremese, gemellata con i Carlin’s Boys, è possibile proseguire l’attività presso Pian di Poma, uno spazio fondamentale per assicurare continuità al progetto sportivo".
Un messaggio che è anche un appello: per non dimenticare da dove si è partiti, ma soprattutto per guardare avanti, con rispetto, con passione, e con la forza della memoria.





