"Buon pomeriggio Direttore, invio alcune mie osservazioni, visto che il suo giornale è l'unico che non ha i paraocchi sulla città di Sanremo.
Durante la campagna elettorale l’Avv. Mager aveva sottolineato la necessità di intervenire con urgenza sulla manutenzione ordinaria, denunciando una diffusa trascuratezza e promettendo l’attivazione di squadre di pronto intervento per risolvere rapidamente piccoli problemi quotidiani: buche, marciapiedi sconnessi, arredi danneggiati, segnaletica rovinata e altro ancora. L'avv. Mager aveva inoltre annunciato la creazione di un Ufficio Decoro Urbano, pensato per raccogliere segnalazioni da cittadini e uffici comunali e agire in modo tempestivo ed efficace; aveva poi precisato che la causa principale dei problemi non fosse politica o tecnica, ma economica, impegnandosi a trovare nuove risorse, anche statali, per attuare un piano pluriennale di sistemazione della città. Eppure, ad ormai un anno dall’insediamento della amministrazione Mager, mi pare che l’urgenza sia sparita o meglio non ci sia mai stata e non si veda nulla di quanto promesso.
Mi sembra ci sia una sola ‘squadra’, che esegue lavori minimi spesso non eseguiti proprio nel migliore dei modi e che credo che ci fosse anche prima. Tutto questo nonostante sui giornali si legga che ci siano le risorse economiche comunali. Quando poi la situazione della manutenzione esula dalla buca: il disastro; basti vedere cosa è successo e succede in Strada Tre Ponti. Anche sulla pulizia della città era stato promesso un netto miglioramento che proprio non vedo! Nonostante l’aumento delle risorse e dei costi del servizio, la situazione della spazzatura non è cambiata: persistono criticità nei quartieri, cassonetti pieni e sporchi, topi ovunque strade luride.
L’ Avv. Mager aveva anche molto criticato l’amministrazione uscente, dicendo che era chiusa a palazzo, troppo concentrata sulle grandi opere, invece questa amministrazione di preciso su cosa è concentrata? Se qualche lettore mi vuole aiutare a capire.
Massimo, un affezionato lettore ed elettore deluso”.





