Attualità - 30 giugno 2025, 07:35

Sanremo: piazza Eroi e il suo mercato, Alessi (Confesercenti) "Immaginarla senza significa pensare a uno spazio vuoto"

"Con i suoi colori, profumi e le voci, è un generatore di vita"

Sanremo: piazza Eroi e il suo mercato, Alessi (Confesercenti) "Immaginarla senza significa pensare a uno spazio vuoto"

“Immaginare una piazza senza mercato significa pensare uno spazio vuoto, silenzioso, grigio”. Sono le parole di Domenico Alessi, presidente sanremese di Confesercenti, che analizza la situazione di piazza Eroi ed il suo futuro.

“Il mercato con le sue bancarelle – prosegue - i suoi colori, profumi e le voci, è un generatore di vita. Ogni martedì e sabato per la città di Sanremo non è solo il giorno della spesa: è il giorno in cui le persone si incontrano, si scambiano parole, si riconoscono. È socialità spontanea, quella che tiene vivi i quartieri e fa sentire le persone parte di una comunità. Senza questi spazi, le piazze rischiano di diventare deserti urbani, facilmente degradabili, esposti all’illegalità e all’abbandono. Non è un’ipotesi astratta: città e quartieri che hanno visto la scomparsa dei mercati sono spesso diventati luoghi senza identità, senza presenza umana reale, con conseguenze gravi anche per la sicurezza”.

Confesercenti conferma di essere orgogliosa degli ambulanti e degli operatori del Mercato Annonario, economia reale, sostenibile e resiliente. I venditori ambulanti e le botteghe del mercato annonario rappresentano la microeconomia locale, quella che resiste alle crisi globali, che non si delocalizza, che sostiene famiglie e non multinazionali. Dietro ogni banco c’è una persona, una storia, una famiglia, una fatica quotidiana e meritano tutto il rispetto possibile.

“Questo patrimonio umano – va avanti l’associazione di categoria - è l'argine concreto alla desertificazione commerciale e delle città. Mentre gli affitti commerciali continuano a salire e le piccole attività sono costrette a chiudere, i mercati restano: flessibili, accessibili, vicini alle persone. E capaci anche di attrarre turisti consapevoli, come accade il martedì e il sabato, quando molti visitatori francesi scelgono proprio i nostri mercati per vivere l’autenticità del territorio. La vera minaccia per la vitalità delle città è la mera speculazione immobiliare. Quando i proprietari alzano gli affitti cercando il massimo rendimento, spesso costringendo artigiani, commercianti e piccole imprese locali a chiudere, lo fanno in nome del profitto, salvo poi lamentarsi del degrado e delle serrande chiuse, delle luci delle vetrine spente. Il problema non sono gli inquilini, italiani o stranieri che siano. Il problema è una logica cieca che svuota i luoghi della loro funzione sociale, trasformando gli spazi in beni da sfruttare economicamente e basta. Questo approccio non può più condizionare il futuro delle città”.

“La città di Sanremo – termina Alessi - continuerà a funzionare fino a quando ci saranno spazi per il commercio di prossimità, luoghi di incontro, dove le persone possano vivere e lavorare senza essere cacciate dalla logica del massimo profitto. Si preservano le tradizioni e le reti sociali che danno identità ai luoghi. Difendere i mercati, gli ambulanti e i piccoli commercianti non è un atteggiamento nostalgico, ma una visione urbana concreta e lungimirante. Una città viva è una città che dà spazio a tutti, non solo al capitale. Noi siamo al fianco di chi anima i territori ogni giorno, con impegno, onestà e lavoro”.

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