Al Direttore - 14 giugno 2025, 17:03

L'amara verità delle spiagge 'accessibili': la disabilità non spetta nel weekend

Gabriel racconta la sua delusione a Ventimiglia: il diritto al mare negato da chi dovrebbe accogliere. 'L'accessibilità è umanità'

L'amara verità delle spiagge 'accessibili': la disabilità non spetta nel weekend

“Essere disabili non significa dover rinunciare al mare. Ma a volte sembra che per qualcuno, noi non esistiamo.

L’altro giorno, in una spiaggia attrezzata accessibile a Ventimiglia , ho chiesto gentilmente se fosse possibile ricevere assistenza per entrare in acqua con la sedia ‘Job’. La risposta? ‘Meglio venire in settimana, nel weekend abbiamo troppo da fare’. Tradotto: ‘“Non c’è tempo per aiutare una persona in carrozzina’.

Ho cercato di far capire quanto fosse grave, quanto certe parole possano ferire. Ma la risposta è stata ancora più assurda: ‘Non siamo l’unica spiaggia  attrezzata accessibile con la Job’. Come se il problema fosse mio. Come se dovessi ‘accontentarmi’ e andarmene altrove. Io sono riuscito a rispondere, a tenere testa. Ma ci sono tante persone con disabilità che fanno già fatica a uscire, a mostrarsi, a chiedere aiuto. Ricevere una risposta del genere può essere devastante. L’accessibilità non è solo una pedana o una sedia speciale. È rispetto. È accoglienza. È umanità.

Racconto questo non per pietà, ma per dire a voce alta che noi abbiamo il diritto di vivere il mare, la vita, come chiunque altro. E chi lavora in questi spazi ha il dovere di saper accogliere, non allontanare. I disabili non siamo ‘gli altri’. Possiamo essere tutti. Anche tu, un giorno.

S.V.  Gabriel”.

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