Si è svolto questa mattina al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo il quarto congresso “Narrazione Circolare”, un evento che ha visto oltre 200 adolescenti protagonisti di un confronto autentico e coraggioso sul disagio giovanile e sulla salute mentale. Un momento di grande spessore umano e scientifico che ha trasformato il teatro in un luogo di ascolto e di dialogo tra ragazzi, medici, educatori e istituzioni.
Durante la mattinata sono intervenuti il Vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Antonio Suetta, il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, l'assessore della Regione Liguria e psicologo Marco Scajola, l'assessore al Turismo Regione Liguria, Luca Lombardi, l'assessore alla Sanità, Politiche socio-sanitarie e sociali, Massimo Nicolò, Silvia Zecca (segreteria nazionale FIMP)e Michele Fiore (segretario regionale FIMP Liguria).
L’evento, prodotto da Leukasia Soc. Coop. Soc. e promosso dalla Società Italiana Medici Pediatri (SIMPE), è stato un appuntamento senza precedenti in Italia: per la prima volta, infatti, un congresso medico-scientifico ha dato voce diretta ai giovani, rendendoli veri protagonisti. “Il dolore non si posta, ma si può ascoltare, leggere e interpretare” è stato il messaggio forte emerso oggi.
I ragazzi hanno portato sul palco i loro pensieri più intimi. Come quello di Marco, 15 anni: “Ho pensato di farla finita. Poi ho controllato chi aveva messo like”, scritto durante un laboratorio di narrazione. Un racconto che testimonia come oggi il disagio giovanile spesso si nasconda dietro schermi e like, senza essere gridato, ma con un urlo silenzioso che rischia di restare inascoltato.
A evidenziare la forza di questo progetto è stato il prof. Francesco De Luca, responsabile scientifico e autore del progetto Narrazione Circolare: “È fondamentale fornire ai pediatri strumenti pratici e strategie efficaci per affrontare le sfide a cui sono sottoposti ragazzi e famiglie. Solo attraverso la collaborazione e la condivisione di esperienze possiamo fare la differenza nella vita dei nostri giovani”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche al presidente della SIMPE Giuseppe Mele e ai medici Giuseppe Squazzini e Gianfranco Trapani per il loro supporto.
I numeri richiamati durante il congresso parlano chiaro e fanno riflettere: quasi un adolescente su tre riporta sintomi depressivi legati all’uso eccessivo dei social; il 70% prova ansia prima di postare una foto; il 79% utilizza filtri per nascondere aspetti di sé; il suicidio è la terza causa di morte tra i 15 e i 29 anni.
“La solitudine digitale è una nuova forma di abbandono”, ha ricordato Giuseppe Mele, presidente nazionale della SIMPE, sottolineando l’urgenza di azioni concrete per fornire ai pediatri e alle istituzioni strumenti adeguati per supportare i giovani.
Tra i momenti più intensi della mattinata, il confronto tra pediatri, educatori e ragazzi, e le toccanti testimonianze di Fabio Mancini, modello Armani che oggi lavora per il sostegno ai giovani, e di Teresa Manes, madre del protagonista del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Emozionante anche l’installazione partecipativa “Parlami. Anche senza parole”, curata da Luigi Bresciani, che ha offerto ai ragazzi uno spazio per esprimere il proprio vissuto emotivo.
Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha commentato: “Leggo i dati e mi chiedo quanta responsabilità sia da attribuire ai social. E, purtroppo, trovo conferme che sia proprio per questo. Penso sia un momento di riflessione molto importante e sono felice che venga organizzato a Sanremo”.
La mattinata si è chiusa con grande partecipazione e con la consapevolezza che la battaglia per rompere il silenzio sul disagio giovanile è appena iniziata. Come hanno ricordato gli ideatori del progetto, Antonella De Vito, Renata Feliciotto e Giampiero Mele, questa edizione “strappa il velo di silenzio costruito intorno al disagio giovanile e fornisce strumenti per affrontarlo con empatia e competenza”. Un messaggio che oggi ha risuonato forte nel cuore di Sanremo.

































