"Ho pensato di farla finita. Poi ho controllato chi aveva messo like”. Lo ha scritto Marco, 15 anni, durante un laboratorio di Narrazione Circolare. Lo ha scritto tremando. Poi ha chiesto di non leggerlo ad alta voce. È il pensiero di migliaia di ragazzi che non gridano, non chiedono aiuto, non piangono più davanti a nessuno. Perché oggi il dolore non si urla: si scrolla, si filtra, si cancella, ma non sparisce. E mentre il malessere cresce, la cura tarda ad arrivare.
E’ un tema particolarmente ‘caldo’, quello che domani vedrà protagonisti oltre 200 adolescenti a Sanremo, al quarto congresso ‘Narrazione Circolare’ che si svolge al Teatro dell’Opera del Casinò. E’ un evento prodotto e realizzato da Leukasia Soc. Coop. Soc. e promosso dalla Società Italiana Medici Pediatri. L'obiettivo è di sensibilizzare l'opinione pubblica e dare voce ai ragazzi invitandoli a dire ‘basta’ al silenzio sui loro disagi e inquietudini.
Per la prima volta in Italia, un congresso medico-scientifico accoglierà ragazzi delle scuole come protagonisti attivi, in una giornata aperta che unisce medicina, ascolto e voce diretta degli adolescenti. Dietro ogni like, infatti, c'è un ragazzo che si misura con la paura di non essere abbastanza. Dietro ogni storia postata c'è chi ha smesso di raccontarsi, dietro ogni sorriso pubblicato si può nascondere un pensiero suicida. Con il 20% dei giovani che affronta problemi di salute mentale, il progetto Narrazione Circolare si propone come una risposta concreta e innovativa nella salute e nella cura di bambini e adolescenti. Attivo da tre anni, questo ambizioso progetto ha realizzato tante iniziative, tra cui eventi congressuali, campagne di sensibilizzazione per le famiglie, workshop interattivi.
I numeri non sono opinioni e fanno paura:
• Circa un adolescente su tre riporta sintomi depressivi legati all'uso smodato dei social (Rovai Society for Public Health, 2017);
• Il 70% prova ansia prima di postare una foto (Lavenia G., 2023);
• Il 79% usa ‘filtri’ per nascondere ciò che non accetta di sé (Lavenia G., 2023);
• Il 60% dei preadolescenti tra 11 e 13 anni è già presente su piattaforme vietate ai minori di 14 (Save the Children, 2023);
• Il suicidio è la terza causa di morte tra i 15 e i 29 anni (OMS 2024).
Tema centrale dell’evento sarà ‘Navigare le acque agitate della sofferenza del bambino e dell’adolescente: occhi per vedere, testa per aiutare’. Questa volta, però, i protagonisti saranno i ragazzi e non gli adulti. Porteranno le loro voci, le loro ferite e la loro voglia di essere ascoltati.
All’appuntamento di domani, tra gli altri, saranno presenti: Mons. Antonio Suetta (Vescovo di Ventimiglia-Sanremo), Alessandro Mager (Sindaco di Sanremo), Luca Lombardi (Assessore regionale al Turismo), Silvia Zecca della segreteria nazionale Fimp, Michele Fiore (segretario regionale), Massimo Nicolò (Assessore regionale alla Sanità).
I momenti chiave dell’incontro saranno:
• il confronto tra pediatri, educatori, famiglie e ragazzi, in un evento realmente intergenerazionale;
• la testimonianza di Fabio Mancini, modello Armani che ha lasciato le passerelle per sostenere i giovani come coach;
• l’intervento di Teresa Manes, madre del protagonista del film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’;
• l'installazione partecipativa ‘Parlami. Anche senza parole’ curata da Luigi Bresciani. L’iniziativa offrirà uno spazio visivo e simbolico in cui adolescenti e adulti potranno esprimere il proprio vissuto emotivo senza necessità di parole.
Il Prof. Francesco De Luca, Responsabile Scientifico dell'evento e autore del Progetto Narrazione Circolare, sottolinea l'importanza di un approccio multidisciplinare: “E’ fondamentale fornire ai pediatri strumenti pratici e strategie efficaci per affrontare le sfide a cui sono sottoposti, oggi, ragazzi e famiglie. Solo attraverso la collaborazione e la condivisione di esperienze possiamo sperare di fare la differenza nella vita dei nostri giovani. Desidero ringraziare la SIMPE nella persona del suo Presidente Dott. Giuseppe Mele e i Dottori Giuseppe Squazzini e Gianfranco Trapani per il loro rilevante contributo".
Giuseppe Mele, Presidente Nazionale SIMPE asserisce "La solitudine digitale è una nuova forma di abbandono. L'impegno della SIMPE nel sostenere iniziative come il Progetto Narrazione Circolare è fondamentale per affrontare le sfide della salute infantile. Vogliamo formare pediatri capaci di riconoscere e gestire il disagio giovanile e spingere le Istituzioni a supportare gli adolescenti, fornendo risorse adeguate alla salute mentale, programmi di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole".
Maria Giuliano, Segretario Generale SIMPE dichiara: "Il congresso non è solo un evento, ma un imperativo morale. In un contesto in cui si registra un forte incremento dei problemi di salute mentale tra i giovani, occorre riconoscere di non avere sempre le risposte adeguate. La nostra Società Scientifica promuove una cultura di apprendimento reciproco, dove ogni domanda è un'opportunità per crescere insieme".
Antonella De Vito e Renata Feliciotto, con Giampiero Mele, coautori del progetto: "Questa edizione del Congresso strappa il velo di silenzio costruito intorno al disagio giovanile e fornisce gli strumenti necessari per affrontare scientificamente questi temi con empatia e competenza. Tra le iniziative più significative citiamo la produzione di libri, mostre e fiabe per i bambini, l'ideazione di cartoon e fumetti per i ragazzi".
Il Sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha così commentato: “Leggo i dati e mi chiedo quanta responsabilità sia da attribuire ai social. E, purtroppo, trovo conferme che sia proprio per questo. Penso sia un momento di riflessione molto importante e sono felice che venga organizzato a Sanremo”.
Sicuramente domani arte e scienza si uniranno per creare un sistema di supporto al disagio dei giovani perché il dolore non si posta, ma si può ascoltare, leggere e interpretare. La cura può iniziare da una parola o anche solo da un colore.