Attualità - 17 maggio 2025, 19:11

Ventimiglia, l’Unitre Intemelia festeggia 40 anni con un convegno su "La terza età: risorsa e tutela" (Foto e video)

Per l'occasione sono intervenuti politici con competenze nel settore e medici con lunga esperienza professionale

Ventimiglia, l’Unitre Intemelia festeggia 40 anni con un convegno su "La terza età: risorsa e tutela" (Foto e video)

"La terza età: risorsa e tutela" al centro del convegno, aperto al pubblico, che è stato proposto al teatro comunale di Ventimiglia, nel pomeriggio odierno, in occasione del 40esimo anniversario della fondazione della sezione autonoma intemelia di Bordighera-Ventimiglia.

Un pomeriggio di festa ma anche un'occasione di riflessione grazie ai diversi relatori: politici con competenze nel settore e medici con lunga esperienza professionale che sono intervenuti sul tema. Hanno, infatti, parlato il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro; il sindaco pro tempore di Vallecrosia Marilena Piardi, la professoressa Giannina Borelli, presidente dell'Unitre Intemelia, che si è soffermata sulla cultura come ricchezza interiore nella terza età; Enrico Ioculano, manager sanità e consigliere regionale, che ha affrontato la sostenibilità del sistema sanitario; il senatore Gianni Berrino che si è concentrato sulle politiche per la terza età e affari sociali; Vincenzo Palmero, presidente della Croce Rossa Italiana di Bordighera, che ha illustrato il volontariato, la Cri e le loro difficoltà; il comandante della compagnia dei carabinieri di Ventimiglia Marco Da San Martino che ha parlato della sicurezza per la terza età in casa e nella società; il dottor Giuseppe Genduso, già direttore sanitario Niguarda, che ha parlato dell'ospedale ideale per la terza età; il dottor Paolo Campisi, psichiatra già primario a Torino, che si è soffermato sulla salute mentale: criticità e rimedi, e la dottoressa Susanna Cisternino, già medico chirurgo a Torino, che ha illustrato gli stili di vita e chirurgia per il domani mentre l'attore Logico Gioacchino ha intrattenuto i presenti interpretando alcune letture.

L'Unitre Intemelia è nata nel 1985 e aderisce all’Associazione Nazionale delle Università delle Tre Età, costituirsi formalmente a Torino nel 1980. E' un'associazione che da ormai 40 anni divulga cultura e formazione e promuove confronto e socialità nelle due sedi di Bordighera e Ventimiglia. "Eravamo in 45 soci quando abbiamo iniziato e ora siamo 300. Sono felice di questa crescita. Continuiamo questa attività che significa conoscere sé stessi e confrontarsi con gli altri" - dice Giannina Borelli, presidente dell'Unitre Intemelia - "In ognuno di noi c'è un asso che è la carta vincente del gioco: la conoscenza e il sapere. Nella vita noi dobbiamo giocare ed è una partita che non può essere persa, cerchiamo di rimandare il più possibile la sua sconfitta". 

Un numeroso pubblico ha ascoltato con attenzione e interesse gli interventi dei diversi relatori. "La locazione delle risorse sono diverse e così si crea disparità di spesa e ricadute. Il 40,5 per cento degli italiani ha almeno una patologia cronica. Dopo i 55 anni sono il 50.9 per cento. I cronici assorbono il 70-75 per cento delle risorse sanitarie" -  afferma Enrico Ioculano, manager sanità e consigliere regionale parlando della sostenibilità del sistema sanitario - "Abbiamo un andamento democratico davvero preoccupante. Rispetto al 1972 la popolazione sta cambiando, abbiamo una popolazione che invecchia e che avrà più bisogni e necessità. Siamo pronti? Non lo so. Nel 2019 erano circa 38 milioni le persone in età da lavoro a fronte di 25 milioni di occupati, che a loro volta mantengono 14 milioni di pensionati in un rapporto 2 a 1. Se si volessero pensioni simili ai salari, mantenendo ciascuna persona mezzo pensionato, la pressione previdenziale dovrebbe essere del 50 per cento mentre la nostra pressione previdenziale attuale è al 33 per cento. Si ridurrà la base imponibile e i bisogni cresceranno a causa dell'aumento di milioni di pensionati, dove si annidano i cronici. Una volta le famiglie si occupavano delle persone più anziane ma ora il 33 per cento degli italiani vive in famiglie monopersonali, il 9,8 per cento delle famiglie è monogenitoriale, oltre il 40 per cento ha un solo adulto in casa. Vivere da soli aumenta la probabilità di non essere aderenti mentre vivere in coppia è fattore positivo perché sollecitazioni e motivazioni alla cura sono maggiori, nel 44 per cento dei casi la famiglia non c'è più. Servono, quindi, fondi e una riforma".

"Bisogna far comprendere ai giovani come trattare le persone della terza età che sono sentinelle che guardano il mondo da un punto di vista privilegiato, hanno visto e vissuto la vita, ragionano e percepiscono i comportamenti dei giovani in modo differente" - dichiara il senatore Gianni Berrino  parlando delle politiche per la terza età ed affari sociali - "Dobbiamo aver fiducia quando i nonni ci dicono che qualcosa non va perché si accorgono di cose che magari i genitori non notano. Abbiamo votato la valorizzazione della partecipazione e della solidarietà verso gli anziani e verso i giovani, anche verso le attività culturali. Essere attivi dal punto di vista culturale è parte integrante di essere attivi. Si è messo tra le deleghe un intervento per contrastare i fenomeni di solitudine sociale. Abbiamo messi in risalto di prediligere, nel caso di assistenza, l'assistenza domiciliare. Non c'è solo da sovvenzionare gli ospedali o le case di riposo ma anche le famiglie che tengono in casa gli anziani non autosufficienti o quelli sufficienti che sono rimasti soli. Spetta alle famiglie a fronte di un tot di euro decidere di caricarsi di un anziano tenendolo a casa con sé. Il beneficio è per tutti, compreso per i giovani".

"Da 41 anni sono il presidente della Croce Rossa Italiana" - interviene Vincenzo Palmero, presidente della Croce Rossa Italiana di Bordighera, che illustrando il volontariato, la Cri e le loro difficoltà - "Tante persone dedicano il loro tempo al volontariato. L'importante è sapere dare, poco o tanto non importa. E' bello dare ma si riceve in cambio molto. Chi si occupa della Croce Rossa sa che le difficoltà sono tante. Stiamo assistendo 100 dializzati e  seguiamo i ricoveri equindi, il volontario è necessario. La struttura sanitaria pubblica non si presta più a trasporti, se non eccezionali, perciò i trasporti vengono pagati dall'utente perché l'Asl non riesce a mantenere la richiesta. Abbiamo, perciò, proposto un progetto, una tessera che, avendola, previa una chiamata, la Cri di Bordighera effettua il servizio di trasporto gratuitamente in regione o fuori regione".

"Per evitare una truffa è necessario parlarne. La conoscenza è fondamentale. Bisogna fare rete tra giovani e anziani" - sottolinea il capitano Marco Da San Martino, comandante dei carabinieri di Ventimiglia - "I soldi non si danno a nessuno. Non esiste che le forze dell'ordine, polizia o carabinieri, vengano a casa a chiedere soldi. Le vittime sono sempre persone per bene e oneste. Gli viene detto che un loro parente è in difficoltà e, quindi, chiaramente tendono a cadere nella trappola. La forma migliore di prevenzione è fare rete".

"Le persone ricoverate sono trasformate in pazienti e sistemati come libri in una libreria per essere osservati, consultati e riparati. Il modello spaziale ideale è quello della caserma: minimo spazio per una massima ergonomia e per evitare lo spreco delle risorse" - dichiara il dottor Giuseppe Genduso, già direttore sanitario Niguarda, parlando dell'ospedale ideale per la terza età - "E' un luogo alienante per chi si trova dentro. Si può rivoltare una geometria in senso positivo. Una stanza deve essere spaziosa, avere un letto per il degente e uno per chi lo accompagna. Dovrebbe avere una sala di proiezioni, una sala caffè, un salotto per stare tranquillo in cui ascoltare musica o leggere un libro. Vorremo camere ampie, servizi per far cucinare gli accompagnatori, giardini, sale per tv e per spettacoli dal vivo, uno sguardo sul verde e aree di lavoro".

"Invecchiare è una programmazione genetica. I riti di passaggio esistono ancora ma sono talmente fluidi che praticamente non vogliono dire più niente. Servono a transitare un individuo trasformandolo completamente" - sottolinea il dottor Paolo Campisi, psichiatra già primario a Torino, soffermandosi sulla salute mentale: criticità e rimedi - "Nel processo di invecchiamento è importante la programmazione genetica ma non è tutto. Sono importanti anche la plasticità celebrale, il modo di invecchiare che dipende dall'ambiente, dalle esperienze, dal livello educativo e culturale, e la creatività, anche se vi possono essere limitazioni fisiche o mentali. L'isolamento e la solitudine sono deleteri. L'aumento dell'aspettativa di vita dipende dall'aumento dei problemi di salute, dal declino delle funzioni cognitive come la memoria, la velocità di elaborazione, la fluidità verbale, il vocabolario e la padronanza del linguaggio, disturbi psicopatologi come ansia e depressione ed eventi stressanti".

"Esiste una differenza tra età biologica e un'età cronologica. I fattori che influiscono sull'invecchiamento sono la genetica, l'epigenetica, la malattia e i fattori socio economici - dice la dottoressa Susanna Cisternino, già medico chirurgo a Torino, illustrando gli stili di vita e chirurgia per il domani - "I cinque top per non invecchiare sono l'attività fisica, l'alimentazione, le relazioni sociali, l'idratazione e il sonno".

Tra il pubblico presente anche l'assessore di Ventimiglia Adriano Catalano, i consiglieri comunali Enzo Di Marco, Vera Nesci e Alessandro Leuzzi, l'assessore di Vallecrosia Patrizia Biancheri e rappresenti di alcune associazioni come Patrizia Bottiglieri, dama ai meriti dei Savoia e volontaria della Croce Verde Intemelia, e Sergio Pallanca del Comitato Pro Centro Storico.

Elisa Colli

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