Così Mons. Antonio Suetta, vescovo della diocesi Ventimiglia-Sanremo, rivela le sue sensazioni dopo l'elezione del pontefice statunitense. Lo fa da protagonista del nuovo appuntamento del format web tv “L'Intervista”, nel quale ricorda con affetto Papa Francesco, al quale deve la nomina a vescovo, in quel momento (gennaio 2014) addirittura il più giovane d'Italia. Affronta il tema della crisi delle vocazioni con le conseguenti difficoltà per 'coprire' la gestione delle 100 parrocchie del vasto territorio diocesano e spiega anche la 'ratio' dei trasferimenti di sacerdoti quando necessari, pur in presenza di resistenze da parte dei fedeli (soffermandosi sul caso più recente, quello di Bussana).
E parla anche della sua interpretazione della missione pastorale, che non di rado lo porta anche a prendere posizione contro il pensiero politicamente corretto: “Io conservatore? Mi sento come penso debba essere ogni pastore, un custode della tradizione, quella con la T maiuscola. E mi diverte pure tirare qualche sasso nello stagno, perché credo sia utile”. Suetta parla pure degli esorcismi e sceglie la speranza come messaggio rivolto a tutti.





