L'intervento di cataratta è l'unico trattamento che permette di risolvere questo problema visivo che può manifestarsi a qualsiasi età, anche se è più frequente dopo i 60 anni. Si tratta di una procedura ambulatoriale che, tuttavia, richiede una prima visita e alcuni esami diagnostici.
In questo articolo, spieghiamo cosa viene fatto durante la prima visita preoperatoria per l' intervento di cataratta e quali esami sono necessari prima dell'intervento.
QUANDO RIVOLGERSI ALL'OCULISTA?
La cataratta è definita come l'opacità progressiva del cristallino, la lente naturale dell'occhio. È importante conoscere i primi sintomi che la caratterizzano per sapere quando dobbiamo rivolgerci all'oculista:
• Alterazione della percezione dei colori.
• Diminuzione della visione notturna.
• Visione offuscata.
• Sensibilità alla luce e presenza di aloni intorno alla luminosità.
• Visione doppia o immagini distorte.
• Presenza di macchie o punti nella visione.
Di fronte a uno qualsiasi di questi segni, è fondamentale prendere un appuntamento con l'oculista per evitare la progressione della malattia e ridurre il rischio di complicazioni. In particolare, se la persona ha più di 60 anni, soffre di altri problemi oculari e non si è sottoposta a un esame negli ultimi 2 anni.
PRIMA VISITA PER L’INTERVENTO DI CATARATTA
La prima visita dall'oculista è fondamentale per determinare se il paziente è idoneo all'intervento di cataratta. Inoltre, durante questa visita iniziale, vengono eseguiti una serie di test optometrici e oftalmologici.
La visita oculistica, con una durata di circa due ore, permette di analizzare, tra gli altri parametri, il cristallino, la cornea, la pressione oculare, la profondità e le dimensioni del bulbo oculare. In questo modo si definisce il tipo di procedura e le lenti intraoculari che verranno impiantate.
È importante sottolineare che se il paziente utilizza lenti a contatto, dovrà smettere di usarle 15 giorni prima di questa visita, in caso di lenti rigide o semirigide, e 4 giorni prima se sono morbide. Inoltre, si consiglia di recarsi in clinica accompagnato, poiché l'uso di colliri per dilatare la pupilla causerà visione offuscata per qualche ora.
ESAMI E ANALISI PRECEDENTI L'INTERVENTO CHIRURGICO
Durante la prima visita, l'équipe medica esegue alcuni test precedenti l'intervento chirurgico per analizzare i seguenti parametri:
• Acuità visiva e misurazione della vista: determina le diottrie e i difetti visivi.
• Studio del segmento anteriore dell'occhio: si analizza anche la pressione oculare e la cornea.
• Studio del segmento posteriore dell'occhio: si valuta il fondo dell'occhio (retina, macula, nervo ottico) dopo aver dilatato le pupille.
• Studio delle cellule endoteliali, indispensabili al mantenimento della trasparenza corneale, tramite l’acquisizione di immagini fotografiche.
• Test aggiuntivi quando necessario (Biometria o l'OCT).
In sintesi, la prima visita per un intervento di cataratta serve per valutare se il paziente può sottoporsi o meno a questa procedura. Vengono eseguiti test di acuità visiva e misurazione della vista, e del segmento anteriore e posteriore dell'occhio, per decidere come sarà l'intervento e quale lente intraoculare verrà impiantata.
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