Attualità - 26 febbraio 2025, 12:21

Case vacanza tra 'self check-in' e 'key box': nella nostra provincia sono 8.400, preoccupazione dei proprietari mentre a Sanremo serve un regolamento

La Fiaip sta lavorando da tempo su possibili soluzioni

Case vacanza tra 'self check-in' e 'key box': nella nostra provincia sono 8.400, preoccupazione dei proprietari mentre a Sanremo serve un regolamento

Anche in provincia di Imperia ha destato non poca preoccupazione, per i titolari degli appartamenti destinati agli ‘affitti brevi’ e alle locazioni turistiche dell’obbligo di identificazione diretta per chi prenota con le piattaforme elettroniche. Anche nella nostra provincia, quindi, non potranno più essere effettuati i cosiddetti ‘self check-in’, abbandonando così le cosiddette ‘key box’, che hanno invaso anche i centri più noti dell’estremo ponente, dove i clienti possono recuperare le chiavi degli appartamenti.

In più c'è anche la questione delle cosiddette 'key box', ovvero quelle 'mini casseforti' dove i proprietari delle case vacanza lasciano le chiavi per i clienti in arrivo. A Sanremo la Polizia Municipale ha eseguito una serie di verifiche, evidenziando come la maggior parte delle cassette stazionano in luoghi privati e, quindi, senza bisogno di autorizzazioni. La stragrande maggioranza di quelle che, invece, erano in aree pubbliche sono state fatte rimuovere. Sicuramente servirà un regolamento in merito da parte del comune, per un fenomeno che, seppur a livello embrionale, deve essere normato.

Le strutture registrate ufficialmente in provincia di Imperia sono 8.413, sulle 41.806 totali della regione e la nuova disposizione rischia di suscitare ulteriori difficoltà che si aggiungeranno ai ritardi con i quali le strutture si stanno adeguando alle nuove normative che entreranno in vigore il prossimo 1° gennaio (in regola appena il 55,90% delle strutture). Ad intervenire sulla decisione nazionale del dipartimento della Pubblica Sicurezza è la FIAIP Liguria. Il provvedimento interessa ogni tipo di struttura ricettiva ma è chiaramente diretto a quelle che rientrano nella cosiddetta categoria degli affitti brevi, che da tempo utilizzano la modalità della richiesta ed invio dei documenti per mezzo elettronico per poi fornire la chiave di accesso alla struttura lasciandola nei ‘key box’, solitamente sistemati nelle vicinanze del locale.

Una procedura che, con la circolare diffusa a tutte le Prefetture, obbligherà i proprietari delle strutture o i ‘gestori’ a provvedere direttamente al check in, verificando di persona che i documenti corrispondano ai clienti e che la chiave venga effettivamente consegnata a chi ha effettuato la prenotazione. Il provvedimento è stato emanato a livello nazionale per  “ragioni di sicurezza, visti i numerosi eventi internazionali in programma nei prossimi mesi in Italia a partire dal Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che il Papa convoca periodicamente e che inizierà il 24 dicembre”. In pratica il timore è che dei malintenzionati possano prenotare una stanza o un appartamento o una struttura con i documenti di altre persone.

Le attuali misure di sicurezza prevedono infatti che chi gestisce una struttura ricettiva possa accogliere soltanto chi si presenta con un documento di identità valido corrispondente alla persona che lo fornisce e il proprietario dell’alloggio deve verificare la corrispondenza in presenza entro le 24 ore successive all’arrivo. La Fiaip Liguria, una regione a forte vocazione turistica, sta lavorando da tempo su possibili soluzioni che possano in qualche modo dare respiro anche al mercato delle locazioni residenziali  abitative per lavoratori e famiglie.

Carlo Alessi

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