Sanremo Ospedaletti - 03 febbraio 2025, 19:26

Sanremo, il generale Vannacci risponde a Quesada e lo invita ad un confronto pubblico: "Se il Festival è inclusivo, perché non posso esprimermi?" (Video)

Il segretario provinciale del Partito Democratico aveva definito la partecipazione del generale una “provocazione evidente” e una “strumentalizzazione mediatica”

Sanremo, il generale Vannacci risponde a Quesada e lo invita ad un confronto pubblico: "Se il Festival è inclusivo, perché non posso esprimermi?" (Video)

La polemica sull’annunciata presenza di Roberto Vannacci a Sanremo durante i giorni del Festival della Canzone Italiana non accenna a placarsi. Dopo le critiche mosse dal segretario provinciale del Partito Democratico, Cristian Quesada, che ha definito la partecipazione del generale una “provocazione evidente” e una “strumentalizzazione mediatica”, è arrivata la replica dello stesso Vannacci, affidata a un post su Instagram.

“Nell'elenco di chi partecipa a Sanremo ci sono proprio tutti, da Fedez ad Achille Lauro, manca solo il mio nome: Roberto Vannacci. Eppure si parla di me anche in questa occasione. Grazie a Cristian Quesada, segretario provinciale del PD, sono stato chiamato in causa: non gli va proprio che vada come ospite a Sanremo. È stato preso dall'allergia e ha iniziato a starnutire e grattarsi” ha esordito Vannacci nel suo post.

Le parole del generale sono state particolarmente pungenti, con un chiaro riferimento ironico alle dichiarazioni di Quesada che ha definito il Festival un luogo di “cultura, apertura e inclusione” incompatibile con il messaggio divisivo che, secondo il segretario dem, Vannacci rappresenterebbe. Ma il generale non ci sta: “Lui proclama che il Festival è simbolo di apertura, cultura e inclusione. E che ha dato ampio spazio a tutti e a sensibilità diverse. Pertanto, io, secondo lui, sarei l'unica voce e sensibilità diversa a non avere la possibilità di esprimersi”.

La risposta di Vannacci prosegue con una critica alla presunta ideologia unilaterale che, secondo lui, il PD vorrebbe imporre: “Sanremo non può diventare la vetrina della propaganda reazionaria. Secondo la sua idea di democrazia, invece, Sanremo dovrebbe essere la vetrina dell'ideologia dogmatica, progressista e di sinistra. Solo di quella. Invece no, signor Quesada. Si faccia una fiala di Bentelan. Sanremo è una città libera, non un feudo ideologico riservato alla sinistra.”

Infine, Vannacci chiude il suo post con un invito diretto al segretario del PD: “Io ci sarò, per cui se vuole venga anche lei ad argomentare pacatamente la sua contrarietà. Oppure, preferisce rimanere a soffiarsi il naso?”

Andrea Musacchio

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