Eventi - 24 maggio 2024, 12:34

Sanremo: si chiude il calendario della stagione classica con concerto dell'orchestra sinfonica

Per la chiusura, sul palco con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo due pianisti: Ilaria Loatelli a Alessandro Marano. Il concerto avverrà venerdì 24 maggio alle ore 17

Sanremo: si chiude il calendario della stagione classica con concerto dell'orchestra sinfonica

Venerdì 24 maggio alle 17.00 al Teatro dell’Opera del Casinò, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo chiuderà il calendario della stagione “classica” con un "Omaggio a Nino Rota" diretto dal M° Paolo Ponziani Ciardi.


Si tende a pensare a Rota come autore di colonne sonore; sicuramente il suo successo è legato ad esse, ma le pagine “non cinematografiche” completano il quadro di un artista preparato, colto, sensibile e geniale che il programma di questo pomeriggio ha l’ambizione di far scoprire.


“Il Concerto in Do per pianoforte e orchestra” fu richiesto da Arturo Benedetti Michelangeli, uno dei più grandi interpreti del pianoforte del XX secolo, che conosceva Rota sin dai tempi dell’infanzia. Da una parte per la tendenza al perfezionismo di Michelangeli, dall’altra per l’estrema disponibilità di Rota, la partitura fu soggetta a molte limature e non venne mai eseguita dal committente. Eppure il Concerto, con le sue idee melodiche e il pianoforte protagonista, era pensato proprio per le sue qualità straordinarie e per esaltare la sua capacità tecnica.


I “Balli per piccola orchestra” furono invece scritti per un concorso radiofonico. Si trattava di un “Concorso di musica radiogenica” organizzato in occasione del 2° Festival Internazionale di Musica di Venezia. Negli anni trenta, in Italia le trasmissioni radiofoniche erano ancora in una fase sperimentale e il concorso aveva lo scopo di verificare quale tipo di musica fosse più adatta ad essere diffusa via etere. Il 12 settembre 1932 le otto composizioni selezionate dalla giuria furono eseguite alla fenice di Venezia. Una parte del pubblico ascoltò direttamente l’orchestra dal vivo, mentre la giuria ed altri spettatori si accomodarono in un’altra sala del teatro e ascoltarono l’esecuzione alla radio. Il vincitore del concorso fu Giulio Cesare Sonzogno, ma i “Balli” di Rota furono apprezzati dalla critica del tempo, per la loro freschezza, l’eleganza garbata, il gusto spontaneo per i timbri orchestrali. 
Quasi trent’anni dopo Rota scrisse il “Concerto Soirée per pianoforte e archi”, che fu eseguito al Teatro Olimpico di Vicenza il 23 settembre del 1962. È concepito in modo ben diverso dal Concerto in Do: il pianismo non è virtuosistico, ma espressivo. Si tratta, infatti, di una serie di musiche da ballo dei salotti borghesi di fine ottocento: Valzer fantasia, Ballo figurato, Romanza, Quadriglia, Can-can. Gli elementi di contatto con la musica da film sono più diretti: il tema del terzo tempo (Romanza) sarà utilizzato nel balletto “La strada” (1967), il Can-can nel film “8 e ½” del 1963.


“Prova d’orchestra”, del 1978, fu l’ultima colonna sonora realizzata da Rota per Federico Fellini. Qui la musica non è commento alla scena, ma è direttamente la musica del film, in cui un direttore cerca di far suonare una suite ad un gruppo di musicisti indisciplinati. Gli sforzi del direttore e, per certi versi, dei musicisti, rappresentano il tentativo di resistere all’impoverimento culturale del mondo.


Per questo straordinario programma, sul palco con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo due eccezionali pianisti: Ilaria Loatelli, è considerata una delle più interessanti pianiste italiane della sua generazione grazie alla naturalezza tecnica anche nelle pagine più impervie. Ha esordito come enfant prodige suonando con l’orchestra a soli nove anni e si è aggiudicata il primo premio in numerosi concorsi pianistici. Partecipa regolarmente a importanti festival europei e si è esibita in sale importantissime di tutto il mondo. Nel 2024 suonerà in Israele, Canada, Giappone e Italia come solista e in ensemble da camera. Alessandro Marano, è un brillante pianista cosentino della generazione nata nei primi anni Ottanta. Ha ottenuto premi, menzioni speciali, borse di studio e riconoscimenti in più di cinquanta concorsi pianistici nazionali ed internazionali; svolge un'intensa attività concertistica suonando in veste di solista in tutta Italia e all’estero riscuotendo ovunque calorosi apprezzamenti da parte del pubblico e della critica. Un solista apprezzato per la serietà e la profondità delle sue interpretazioni.


Per chi volesse approfondire il programma e la storia di queste composizioni di Rota sarà possibile accedere in sala mezz'ora prima del concerto per partecipare a “Invito all’ascolto”; approfondimento condotto dal professor Antonio Secondo, nato per offrire al pubblico elementi per un ascolto sempre più consapevole e completo.

C.S.

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