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Attualità | 16 maggio 2024, 12:18

Lanciata una petizione online per salvare la linea filobus della Riviera dei Fiori

La richiesta rivolta alla Città Metropolitana di Imperia, alla Regione Liguria, al Ministero dei Trasporti, ai Comuni interessati dal percorso, è lo stop immediato dei lavori di smantellamento della filovia

Lanciata una petizione online per salvare la linea filobus della Riviera dei Fiori

La lotta per salvare il filobus Taggia - Sanremo - Ventimiglia continua a essere combattuta con ardore: il Polo Culturale Museale dei Trasporti Autofilotranviari ha lanciato una petizione online per chiedere che i lavori di smantellamento della linea, iniziati lo scorso febbraio, vengano interrotti, andando invece a ripristinare quelli precedentemente rimossi.

La petizione, che ha raccolto 300 firme online a una settimana dal suo lancio sul sito change.org, si accoda alle tante mozioni e dichiarazioni a riguardo: il tema è infatti stato oggetto di vari dibattiti nel corso degli ultimi mesi, da quando è circolata la notizia dello smantellamento della linea, toccando principalmente il tema dell’importanza storica del filobus per la città e la questione del trasporto verde.

"Rinunciare alla filovia - si legge nella petizione - comporterebbe l'impiego di autobus tradizionali a gasolio oppure di autobus elettrici a batterie decisamente più costosi ed ambientalmente meno sostenibili dei filobus, oltre che ancora inaffidabili e in piena sperimentazione. Nel 2024 non si gettano alle ortiche 29 km impianto filoviario nato ben 80 anni fa, il cui funzionamento - continua la nota - è pienamente compatibile con quella transizione ecologica che viene universalmente auspicata per salvare il Pianeta Terra".

La dismissione, partita a causa della manutenzione sempre più carente della linea, si è resa necessaria anche in seguito al crollo di quattro tralicci tra la fine del 2023 e il 2024, che fortunatamente non hanno provocato conseguenze, ma hanno messo in luce una situazione di abbandono dell’impianto, che ormai non veniva più utilizzato dal 2021, e che avrebbe richiesto costi di mantenimento e di aggiornamento che, vista la situazione economica attuale, era molto difficilmente realizzabile.

Elia Folco

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